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Feyenoord-Lazio, Sarri a Sky: “In Champions con l’acqua alla gola. Dobbiamo…”

Maurizio Sarri
Tutte le dichiarazioni del tecnico biancoceleste subito dopo il triplice fischio della gara giocata contro il Feyenoord in Champions League

La Lazio perde la prima partita stagionale in Champions League e incassa un sonoro 3-1 al De Kuip contro il Feyenoord. A Rotterdam passano i padroni di casa e i biancocelesti pagano tanto gli errori, soprattutto nel reparto arretrato. Al termine della sfida Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Sky per commentare la sconfitta. Queste le parole del tecnico biancoceleste.

“Abbiamo fatto un primo tempo timoroso, intimoriti dalla loro pressione. Quando abbiamo preso il primo gol era nell'aria e ci poteva stare. Il secondo invece no. Il primo tempo potevamo chiuderlo sull'1-0, anche se il 2-0 se lo meritavamo. Nel secondo tempo abbiamo avuto anche diverse palle gol: se guardo il computo delle occasioni è di 6-5 per loro, non così ampio. Il primo tempo non m'è piaciuto per questa remissività, sapevamo quello che ci aspettava e pensavo a un atteggiamento molto più di personalità. Ho visto timore a giocare la palla, nasce dalla loro aggressività. E quando le squadre sono così aggressiva se riesci a mettere in fila 2-3 passaggi poi trovi spazi enormi. Siamo andati in apprensione di sbagliare e poi si sbagliava davvero.

Non ho ancora i dati fisici ma non sono convinto della differenza nel ritmo. Loro hanno 3-4 giocatori con una gamba di alto livello, noi non siamo una squadra che ha così tanta accelerazione. C'è da lavorare a tutto campo, le pressioni fatte come nel primo tempo non hanno senso. La nostra forza è non far tornare la squadra dentro quando li mandiamo per vie esterne. Aver preso dei gol con quattro tocchi loro in area è sintomatico che il nostro livello di aggressività non era elevato.

Ora abbiamo due partite in casa e dobbiamo sfruttarle il più possibile per giocarci l'ultima vediamo in che posizione. Aspettiamo perché la strada è ancora lunga e se riusciamo a metterla a posto. Se l'atteggiamento è quello di stasera non ce la facciamo. In questa competizione abbiamo l'acqua alla gola: bisogna camminare in punta di piedi. O diamo il 101% o facciamo tanta fatica a starci”. 

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