Cittaceleste.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Fiorentina-Lazio, Italiano quasi al completo e con pochi dubbi

Vincenzo Italiano

Uno sguardo ai Viola: per il tecnico molte certezze e poche questioni da risolvere. Da capire chi raccoglierà la pesante eredità di Vlahovic

redazionecittaceleste

Il mercato è in archivio e, in casa Lazio, è il momento di tornare a pensare alle questioni più urgenti, quelle di campo. I biancocelesti sono alle porte di un vero e proprio tour de force che li metterà di fronte a sette gare in 22 giorni. Quattro in campionato, due in Europa League e una in Coppa Italia: al termine del mese molto sarà chiaro in merito al destino della stagione biancoceleste. Bisognerà allora pensare una gara alla volta, provando a massimizzare il risultato e a ottimizzare le risorse, se possibile ancor più limitate dopo la sessione invernale.

Lazio-Fiorentina

La prima sfida nel mirino sarà quella di sabato sera, al Franchi contro la prima Fiorentina orfana di Vlahovic. Non sarà però una squadra in emergenza: i Viola si sono mossi rapidamente sul mercato e, al netto dell’addio del serbo, hanno comunque lavorato per rinforzare la rosa. Mister Italianopotrà allora contare su una squadra quasi al completo. Ci sarà Biraghi, che aveva avuto qualche problema in Nazionale, e ci sarà anche Piatek. Da capire la situazione di Pulgar e Amrabat, in quota addio. Mentre saranno da valutare Torreira, Nico Gonzalez e Martinez Quarta, tutti assenti negli ultimi giorni ma pronti a rientrare, forse già dall’inizio.

I dubbi di formazione, per Vincenzo Italiano, saranno allora legati principalmente a scelte del mister e non situazioni forzate. Da risolvere sicuramente il nodo portieri: Dragowski sulla carta è il titolare, ma il lungo infortunio e l’ottimo rendimento di Terracciano potrebbero aver cambiato le gerarchie. Bisognerà capire poi le condizioni di Torreira, fondamentale per l’equilibrio Viola ma appena guarito dal Covid. L’uruguaiano farà di tutto per esserci, ma l’ultima parola spetterà al mister. Che, infine, dovrà scegliere anche a chi far raccogliere l’eredità di Vlahovic. O Cabral o Piatek: il primo sarà titolare alla lunga, il secondo forse è più pronto attualmente.