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È Firenze ma sembra Riyad. I tanti alibi non bastano: ko pesante per la Lazio

Fiorentina-Lazio
Biancocelesti senza idee: troppi impegni ravvicinati senza uomini a disposizione per far rifiatare i titolari. Ora col Milan bisogna vincere
Michele Cerrotta

Straordinari in casa Lazio: recupera diversi giocatori Sarri ma solo per la panchina e, allora, ennesima partita in pochi giorni per i protagonisti delle ultime uscite. Stanchezza e partenza sprint della Fiorentina mettono subito sotto i biancocelesti: nei primi cento secondi i viola conquistano tre angoli e si fanno vedere anche al 5’, senza trovare la porta. Al 12’ giramento di testa per Provedel: il gioco si ferma, Mandas si scalda ma l’ex Spezia viene soccorso dallo staff medico e rimane in campo. Al 16’ provano a farsi vedere i biancocelesti, ma il cross di Lazzari viene respinto in corner. Due minuti dopo la squadra di Italiano sfiora il vantaggio: Beltran serve Gonzalez che calcia verso la porta, Provedel devia quel tanto che basta per mandare sul palo la sfera che arriva però a Bonaventura: fenomenale intervento di Casale a corpo morto per deviare la conclusione a botta sicura.

La Fiorentina colpisce un altro palo al 24’ con Belotti, lasciato libero di saltare da Marusic. Poi il match si spegne, con la Lazio che impone ritmi bassi per resistere all’assalto dei toscani. Che, al 41’, colpiscono il terzo legno del match: ancora da corner, è direttamente Biraghi - forse con una leggera deviazione di Nico Gonzalez, a sfiorare il vantaggio. Guida assegna un minuto di recupero e la Lazio colpisce a sorpresa: non libera Biraghi, che di testa colpisce Isaksen. Il danese serve Immobile che verticalizza per Guendouzi: il francese mette dentro l’area, Luis Alberto arriva prima di tutti - Isaksen compreso - e buca Terracciano per il vantaggio biancoceleste. Guida concede un altro minuto di recupero poi decreta un intervallo a cui la Lazio arriva con un pesantissimo vantaggio. Subito due cambi per Sarri nella ripresa: fuori Marusic e Isaksen - entrambi acciaccati già alla vigilia - e dentro Hysaj e Zaccagni.

Non cambia il copione della partita: ancora Fiorentina all’attacco e Lazio rintanata e in difficoltà. Al 61’ arriva il pareggio: Belotti va sul fondo e mette dentro, Casale sfiora e la palla fa tutta la linea di porta fino ad arrivare a Kayode - non marcato da Hysaj - che apre il piatto sotto la traversa e fa 1-1. Un minuto dopo Sarri toglie Cataldi e mette Vecino, poi al 66’ Casale interviene in area su Belotti: per Guida è rigore e il Var conferma, anche se restano tanti dubbi per un possibile fallo precedente su Guendouzi e soprattutto per l'intervento stesso di Casale. Nico Gonzalez dal dischetto spiazza Provedel ma prende in pieno il palo. Ammonito Guendouzi prima dell’esecuzione per proteste, si salva la Lazio ma il ribaltone è nell’aria. E puntuale arriva al 69’: Beltran viene lasciato libero di calciare da fuori e Provedel, coperto, respinge come può: la palla arriva a Bonaventura che, tenuto in gioco da Casale, ha vita facile da due passi.

La Lazio fatica a reagire, Sarri si gioca gli ultimi due cambi al 78’: fuori Felipe Anderson e Immobile, dentro Pedro e Castellanos. Cambia anche Italiano all’80: fuori Beltran, dentro Barak. Cinque minuti dopo fuori anche Sottil per Mandragora. Ammonito Vecino all’88’, ma i cambi sono gli unici protagonisti del finale di gara: Arthur e Belotti lasciano spazio a Maxime Lopez e Nzola all’89’, con una Lazio alla ricerca disperata del pari senza però un’idea concreta e con un apporto nullo dei cambi, eccezion fatta per Zaccagni che prova a farsi vedere. Guida concedere cinque minuti di recupero, ma non accade nulla: la Lazio perde senza praticamente giocare e ora la corsa Champions si complica terribilmente. Col Milan serviranno i tre punti.

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