Manca solo il comunicato, ma come confermato da Lotito sarà Marco Baroni il nuovo allenatore della Lazio. Un allenatore meno dogmatico rispetto a quelli del passato in casa biancoceleste: il tecnico ormai ex Verona valuta il materiale tecnico a disposizione e in base a quello plasma la rosa. In attesa di valutare i nuovi giocatori da vivo, Baroni sarebbe orientato verso l’utilizzo di un 4-2-3-1 per la sua Lazio. Sarebbe lo stesso modulo utilizzato a Verona da gennaio, per rilanciare anche alcuni calciatori - in mediana, soprattutto - che con Tudor avevano perso un po’ di spinta.
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Prende forma la Lazio di Baroni: modulo e idee di gioco
Certa sembra essere la difesa a quattro, dettaglio che potrebbe giovare praticamente a tutti i centrali della rosa. Torneranno poi protagonisti anche gli esterni offensivi, di fatto dimezzati con l’arrivo di Tudor. Occhio allora a Isaksen e Zaccagni, così come al nuovo arrivò Tchaouna e - al momento - a Pedro. Servirà poi un nuovo trequartista visto l’addio di Luis Alberto, mentre sempre una sarà la punta utilizzata.
In carriera Baroni ha dimostrato di saper usare sia la difesa a tre che a quattro. Quattro sono anche i moduli provati nel girone di andata dell’ultima stagione, prima di stabilizzarsi sul 4-2-3-1 che dovrebbe vedersi anche a Formello. Il suo Verona ha chiuso la stagione come seconda squadra per recuperi e prima per contrasti: aggressione sulle seconde palle e pressione, tratti distintivi di Baroni anche alla Lazio? Non necessariamente: il tecnico ha spesso specificato come stia all’allenatore saper capire che giocatori ha a disposizione e come metterli nelle coniazioni di rendere al meglio.
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