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Frosinone-Lazio, Di Francesco: “Squadra identica a quella di Sarri. I cambi…”

Di Francesco
Le parole del tecnico dei padroni di casa, intervenuto pochi minuti dopo il triplice fischio del match dalla sala stampa del Benito Stirpe
Michele Cerrotta

È una vittoria sofferta quella che la Lazio porta a casa da Frosinone. I biancocelesti vanno sotto, poi l'ingresso di Castellanos spacca la partita prima dei minuti finali di sofferenza. Contano i punti, per ora, in attesa di Tudor. Al termine del match, intanto, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei giallazzurri Eusebio Di Francesco. Queste le sue parole.

Si ha ancora voglia di reagire?

Ci deve essere assolutamente. Basta vivere di rimpianti dopo le partite, sta diventando noioso venire qui e raccontare sempre la stessa storia. Sono diventato antipatico, sento dirmi che penso solo al gioco. Ma fa parte di uno sport in cui bisogna essere determinati e smaliziati, una cosa che al momento ci manca. Abbiamo preso il primo gol al primo tiro, con una posizione difensiva sbagliatissima. A volte ci perdiamo in sciocchezze inutili che determinano il risultato. Ci ritroviamo qui a parlare sempre delle vittorie degli altri”.

Qual è la sua chiave di lettura per proseguire fino a fine maggio?

Va smaltita e somatizzata, stasera mi girano sul serio. Sono arrabbiato perché è un peccato tornare ogni volta qui e fare questi discorsi. Ci sono nove partite, non dobbiamo mollare un centimetro. Dobbiamo liverare questi errori e prima poi ci arriverà. Dobbiamo capire che siamo noi, con gli errori, a determinare il risultato. Poi entra un giocatore, tocca la prima palla e fa gol. È successo anche stasera. Gli altri indovinano il cambio, io no. Non so a cosa si lega indovinare un cambio”.

Per cosa è più arrabbiato?

Tra primo e secondo tempo ero arrabbiato perché potevamo stare 2-0, ma potevamo anche finirlo 1-0 senza far segnare gli avversari. È questo il rammarico più grande. Vedere una squadra che ha espresso un’intensità e una voglia di riscatto che si vedeva e trovarsi sotto è un peccato. Questa squadra non lo meritava. Ma le colpe sono nostre”.

Pensa che in un gruppo giovane ci possano essere freni mentali?

Oggi sembravano giocare in leggerezza, non frenati, ma visto il risultato i timori, da scacciare subito, possono venire. Forse andremo anche fuori in queste due settimane per compattarci meglio, ma dispiace perché oggi non ho visto una squadra disunita altrimenti mi farei da parte. Vedo una squadra unita, dobbiamo lavorare sugli errori”.

Ha notato qualche cambiamento rispetto alla Lazio di Sarri?

Identica a quella di Sarri”.

È sembrata una partita emotiva per entrambe le squadre.

Credo che in ogni partita ci siano dei momenti. Quando abbiamo dominato noi non abbiamo fatto tre gol, la Lazio ne ha fatti tre di cui due su piazzato. La differenza sta nella qualità e nelle scelte fatte durante le occasioni. La Lazio ha difeso meglio in certe situazioni di sofferenza, ma penso siamo stati anche pochi lucidi noi”.

Quanto sarà importante lavorare sull’aspetto mentale?

Diventa fondamentale, il calciatore è fatto principalmente di aspetti mentali, poi fisici e tecnici. Noi dobbiamo lavorare sull’attenzione mentale, sul leggere meglio certe situazioni. Conosco il campo, è quella l’unica cosa che ci può riportare a certe situazioni. Possiamo lavorare, cambiare qualcosa. Farei di tutto per poter risolvere, mi metterei anche a sei dietro”.

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