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Frosinone-Lazio, Martusciello a Dazn: “Tudor? Ci sarei stato a prescindere”

Martusciello
Le parole del tecnico biancoceleste, intervenuto pochi minuti dopo il triplice fischio della partita dalla pancia dello stadio Benito Stirpe
Edoardo Pettinelli Redattore 

La Lazio torna a vincere e lo fa con il vice Sarri in panchina. Mister Martusciello saluta il team biancoceleste e soprattutto un ciclo come quello del comandante con tre punti fondamentali. Ecco le sue dichiarazioni alla fine dell'incontro di campionato.

"Chiaro che il team ha perso un punto di riferimento forte. Gli ultimi quattro giorni sono stati molto delicati ed infatti non sapevo dove mettere le mani. Dando la disponibilità comunque dovevo pedalare forte per non essere risucchiato dall'emozione. Tutto quello che si dice, però, dipende dai risultati. Questo team è fatto di professionisti sia con me in panchina che senza di me. Nei primi minuti ho visto sbagliare più del dovuto anche dei passaggi molto banali".

"Questa è una squadra che è riuscita a superare un turno di Champions ed arrivare a giocarsi un passaggio con il Bayern Monaco. La squadra ha un valore che manca nella continuità. I ragazzi danno tutto, ma difettano di continuità. Non so se la pressione gioca un brutto scherzo, perché non è semplice replicare quanto fatto l'anno scorso. Oggi però posso dire di aver visto un grande senso di appartenenza. Una reazione da bravi ragazzi e professionisti".

"Un gruppo che sa reagire alle avversità prima a Formello e poi sul campo da gioco. Oggi una partita aperta, ma non bella però si è vinta. Oggi una partita che ha poco di bel gioco, visto che molto era determinato dalla paura. Con i fatti accaduti era abbastanza inevitabile che si creasse questa situazione. Adesso si devono godere assolutamente questa vittoria. Speriamo che la Lazio possa tornare a fare la Lazio e soprattutto FORZA LAZIO".

"Secondo me quello che ha spostato questa stagione è l'inizio di campionato poco positivo e da quel momento è stata tutta una rincorsa. La Champions ci ha fatto consumare anche un sacco di energie mentali. Quest'anno vanno aggiunti anche molti infortuni, perché il team ha dovuto fare a meno di un calciatore come Zaccagni per diverso tempo. Se si vedono i risultati il bicchiere è vuoto, ma la squadra si deve concentrare e pensare oltre i risultati. Con o senza Tudor io avrei dato comunque disponibilità ad una squadra che si trovava in disponibilità. Io grazie al direttore ho deciso di fare questi quattro giorni d'inferno in cui non ho visto nemmeno mia moglie. C'era un po' di timore e per me era già evidente che avrei allenato la Lazio solo fino ad oggi".

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