Tra poco più di 24 ore la Lazio scoprirà il suo destino. Domani allo Stadio Olimpico arriva il Porto per disputare la gara di ritorno del play off di qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. Ad Oporto la squadra di Maurizio Sarri ha dimostrato di potersela giocare, riuscendo anche a passare in vantaggio col gol di Zaccagni, che domani sarà assente per squalifica. Poi, due disattenzioni di Luiz Felipe hanno favorito la doppietta di Toni Martinez per il 2-1 finale. La Lazio dovrà segnare un gol per rimettersi in gioco. Per passare il turno servirà un vittoria con due o più gol di scarto. Questa volta Sarri potrà fare affidamento su Ciro Immobile, che ha smaltito l'influenza che gli ha fatto saltare l'andata e la sfida di Udine. Intanto, intervistato da SuperNews, Angelo Gregucci, ex giocatore della Lazio, ha commentato la stagione dei biancocelesti.
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Notizie Lazio, Gregucci: “Si iniziano a vedere i primi miglioramenti”
Angelo Gregucci, ex giocatore biancoceleste, ha analizzato l'andamento della stagione della Lazio e il lavoro svolto da Maurizio Sarri.
Su Ciro Immobile e il cambio di allenatore: "La Lazio sarà sempre Immobile dipendente, perché avere un cannoniere che da oltre 5 anni supera i 20 gol significa avere tanto a livello individuale da un calciatore “storico”, nel senso che ha battuto tutti i record ed è entrato nella storia del club. A parte questa considerazione oggettiva, che trova riscontro nei numeri, la squadra biancoceleste trova difficoltà a passare da una tipologia di calcio, quella del quinquennio di Simone Inzaghi, ad un’altra, quella di Sarri".
Sul lavoro di Maurizio Sarri: "Deve passare del tempo affinché la squadra assimili quanto più possibile il gioco di Sarri. Devo dire che, dopo 6-7 mesi di lavoro del tecnico toscano, sto già notando dei miglioramenti. I giocatori stanno andando incontro alle sue idee, anche se alcuni di loro hanno fatto e fanno più fatica, perché precedentemente Inzaghi aveva cucito loro addosso un vestito perfettamente adatto alle loro caratteristiche, mentre adesso devono assimilare l’idea di una squadra differente".
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