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C’è solo l’Inter a Riyad: Lazio mai in partita e con la testa al campionato

Inter-Lazio
Biancocelesti mai in partita a Riyad: i nerazzurri dilagano pur sprecando, la squadra di Sarri appare svogliata e incredibilmente senza idee
Michele Cerrotta

Di nuovo a Riyad, ma quattro anni dopo l’ultima volta c’è lo scoglio aggiuntivo della semifinale. La Lazio trova l’Inter nella corsa al primo trofeo dell’era Sarri e la gara si dimostra subito ben diversa dall’ultima in campionato. I nerazzurri partono fortissimi: determinati, cattivi, per indirizzare subito la gara. Al 7’ ci va vicinissimo Thuram, che di testa sfiora il palo. Il gol arriva puntuale dieci minuti dopo: Bastoni crossa dalla sinistra, la palla viene sporcata da Dimarco e arriva perfetta ancora per Thuram, che sotto porta batte un incolpevole Provedel per l’1-0 nerazzurro. Il gol placa la sete dell’Inter, che va in gestione di fronte a una Lazio scarica e senza idee. Il primo squillo biancoceleste prova a suonarlo Rovella. Palla in verticale di prima per Felipe Anderson, poi nessuno calcia: né il brasiliano né Immobile, ci prova allora Vecino ma il pallone finisce alle stelle.

L’ultimo quarto d’ora del primo tempo vede un altro monologo nerazzurro. Decisivo Provedel al 33’ su una conclusione di Lautaro: prima respinge, poi schiaffeggia il pallone sotto porta per toglierlo a Thuram. Due minuti dopo arriva un cross dalla trequarti di Calhanoglu, nessuno tocca e proprio questo rischia di ingannare Provedel, salvato dalla traiettoria che si spegne sul fondo. Passano altri sessanta secondi e Barella spacca la traversa con una bella conclusione su cross di Dimarco: l’Inter gioca sul velluto, l’azione era partita da Sommer. A un passo dall’intervallo la squadra di Inzaghi ha l’ennesima occasione, Provedel esce bene e toglie spazio a Thuram, poi libera Romagnoli. Si va negli spogliatoi dopo un minuto di recupero. Nessun cambio, né tra i ventidue né nell’approccio. Al 48’ Pedro stende Lautaro in area, per Marchetti non c’è nulla. Il Var però richiama l’arbitro che al monitor concede il tiro dal dischetto.

Calhanoglu si presenta contro Provedel che indovina l’angolo, ma il tiro è perfetto e al 50’ vale il 2-0. Passano due minuti e Lautaro sfiora il tris: statica la difesa della Lazio, la palla arriva all’argentino che da due passi prende in pieno la traversa. Subito dopo Sarri toglie Guendouzi e Rovella, dentro Luis Alberto e Cataldi. L’Inter non si accontenta e insiste, al 64’ arriva anche il giallo per Romagnoli che stende Thuram. Passano due minuti e dopo un’altra palla gol divorata dall’Inter arrivano anche altri cambi: fuori Pedro e Marusic per Isaksen e Pellegrini nella Lazio, fuori Barella e Bastoni, dentro Frattesi e de Vrij nell’Inter. Al 70’ prende il giallo anche Vecino, duro su Dimarco. Sugli sviluppi della punizione rischia tanto la Lazio con Gila che scivola e spalanca un’autostrada a Lautaro. Cambia ancora Inzaghi al 73’: fuori Thuram e Lautaro, dentro Sanchez e Arnautovic.

Si fa ammonire Calhanoglu al 79’, due minuti dopo Inzaghi lo toglie per Asllani. Fuori anche Lazzari all’83’, dentro Hysaj. All'87' c'è gloria anche per Frattesi: Mkhitaryan scappa sulla fascia sinistra dopo una palla persa da Luis Alberto, Frattesi lo segue in un due contro uno letale: Provedel non può nulla per evitare il 3-0 nerazzurro. Segna Immobile all'89', ma l'arbitro annulla tutto per un tocco di mano del capitano biancoceleste. Dopo 3' di recupero arriva il triplice fischio: la Lazio perde male contro l’Inter e torna a casa con tanti aspetti da affrontare, i nerazzurri resteranno a Riyad dove lunedì affronteranno il Napoli: cambia il format, sempre campione d’Italia contro vincitrice della Coppa Italia in finale.

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