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Klose: “Voglio tornare ad allenare. Tanti mi hanno influenzato. Alla Lazio…”

Klose
Al quotidiano tedesco TZ l'ex calciatore biancoceleste ha raccontato le sue ambizioni da allenatore e ripercorso le tappe della sua carriera

Voglio tornare ad allenare il prima possibile” – racconta Miroslav Klose, reduce da un'esperienza poco brillante da allenatore dell'Altach. L'ex attaccante della Lazio, ha concesso una lunga intervista al quotidiano tedesco TZ in cui ha ricordato anche i suoi anni in biancoceleste. Il campione tedesco si è sempre distinto per grande applicazione e mentalità, un aspetto che è venuto meno nel calcio odierno: Durante la mia carriera, ad esempio, Thomas Müller e Toni Kroos facevano videochiamate poco prima di partite importanti. Io ero già nel tunnel due giorni prima. Il lato positivo era che entrambi potevano fornire prestazioni di alto livello come me. Ognuno gestisce queste situazioni in modo diverso. Ma nulla paragonabile ai miei cinque anni in Italia: lì, allenatori come Edi Reja permettevano di bere un bicchiere di vino la sera prima della partita. Ne ho parlato anche con Paul Breitner: durante il suo periodo al Real Madrid era la stessa cosa. Era normale eppure tutti i giocatori hanno risposto bene. Se puoi cambiare la tua mentalità e concentrarti completamente, tutto funziona. Oggi è sempre più difficile essere competitivi in termini di prestazioni e recupero e allo stesso tempo concedersi qualche birra e godersi la vita”.

Come punti di riferimento da allenatore Klose non nasconde la stima per Van GaalIl suo modo di vedere il calcio, il suo gioco di possesso palla e l'ossessione per i dettagli mi hanno impressionato. Rehhagel è stato il mio primo allenatore. Rispetto a van Gaal, è stata una scuola più semplice, ma è stata comunque buona e ben accolta dai giocatori perché avevamo certe libertà. Anche Schaaf, con il suo approccio offensivo, fatto di pressing e recupero alto, mi ha influenzato. Così come Hitzfeld. Penso anche a Kurt Jara o a Eric Gerets a Kaiserslautern. Ho avuto anche ottimi allenatori anche alla Lazio, come Pioli, Petkovic o Simone Inzaghi. Non posso sceglierne uno specifico. Ho imparato qualcosa da molti di loro e ho trovato una buona combinazione che mi rende autentico”.

 

 

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