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Pippo medita sul modulo: la chiave tattica di Lazio-Benevento

Benevento

La Lazio affronta il Benevento domenica alle 15 in un match valido per la giornata numero dodici del girone di ritorno di serie A

redazionecittaceleste

La Lazio affronta il Benevento oggi alle 15 in un match valido per la giornata numero dodici del girone di ritorno di serie A. I sanniti sono una delle principali sorprese di questo campionato, valorizzata da Filippo Inzaghi da quasi due anni al timone dei campani. Fin qui sono arrivate una promozione dei record dalla B alla A, e quella che ha tutti i crismi per diventare una salvezza facile. A patto di mantenere il ritmo avuto fin qui. Tanti gli scalpi in questa stagione, a cominciare da quello della Juventus, a cui ha strappato ben quattro punti con l’aggiunta di aver espugnato lo “Stadium” meno di un mese fa. Resta comunque questo uno dei pochi acuti in un girone di ritorno giocato al ribasso, dopo aver fatto faville in quello di andata, ritrovandosi addirittura al decimo posto. Le cose sono andate peggio da febbraio in poi, con i sanniti capaci di raccogliere solo qualche pareggio e vittoria sporadica (quella sulla Juve, come detto) ma la salvezza resta alla portata dopo il fieno in cascina portata nei primi mesi del campionato. Di sicuro hanno già fatto meglio della loro unica esperienza in serie A tre anni fa. Certo qualcosa andrà fatto e urge una svolta (ovvero qualche vittoria) altrimenti il rischio di soffrire fino alla fine c’è, e sarebbe un peccato dopo la stagione condotta.

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La chiave tattica

Filippo Inzaghi è al pieno centro di una svolta tattica, avendo cambiato nelle ultime giornate il modulo dal 4-3-2-1 al 3-5-2. Dalla vittoria di Torino in poi sembra questo il vestito che l’ex Milan ha scelto per i suoi, anche se spesso nelle dichiarazioni pre e post-match smentisce sé stesso, dichiarando come in realtà la squadra sia più portata a giocare con il 4-3-2-1. Probabilmente tutto dipende anche dalla condizione dei suoi: è chiaro che con il modulo ad “albero di Natale” occorre avere almeno due trequartisti in forma e in fiducia, con la difesa a tre, invece, sono le punte a giocare un ruolo decisivo.