Sono svariati i calciatori mandati in prestito dalla Lazio ormai prossimi al rientro. Uno di questi è il jolly di centrocampo, capace di fare anche la seconda punta, André Anderson. In fase di presentazione, il direttore sportivo Igli Tare parlò di lui scomodando un vecchio idolo del passato recente: Hernanes. Nonostante le belle parole da parte di chi ha puntato su di lui, le prestazioni offerte dal brasiliano sono state insufficienti anche solo per trarne un giudizio concreto. Il tecnico Simone Inzaghi, fresco di rinnovo contrattuale, non ha puntato su di lui e la società si è ritrovata costretta a mandarlo via temporaneamente della capitale con direzione Salerno. Se la Salernitana si è aggiudicata la promozione in Serie A, tuttavia, è anche merito del classe 1999.
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Lazio, André Anderson in bilico tra la Salernitana e il ritorno nella Capitale
La Lazio sta valutando con attenzione la situazione dei suoi calciatori mandati in prestito: André Anderson vuole la Serie A
Il futuro
Il ragazzo nato a Maracaì che in biancoceleste si è tolto la soddisfazione di vincere la Supercoppa nel 2019, in questa stagione ha segnato 5 goal nelle 28 gare totali nelle quali è stato chiamato in causa. Anche se la Salernitana non sarà più la seconda squadra del presidente Claudio Lotito, che dovrà cederla in seguito alla promozione, in città André Anderson è e sarà il benvenuto. Anche perché è cresciuto proprio da quelle parti. I granata in Serie A, quindi, potrebbero scegliere di continuare a puntare su di lui. Nel frattempo, attraverso i microfoni del Corriere dello Sport, il giovane calciatore ha fatto chiarezza a tal proposito.
Le parole
Attraverso il quotidiano, il calciatore in prestito dalla Lazio ha detto che molto dipenderà dalla sua volontà. Ecco le parole di André Anderson: "Futuro? Dipenderà da me che da Lotito. Salerno mi ha emozionato, non riesco a spiegare ciò che provo per questa città. Durante l'anno abbiamo passato momenti difficili, come quando abbiamo perso con Monza ed Empoli. Tuttavia, siamo riusciti ad imparare dai nostri errori. Ho vissuto anche dei momenti fantastici, come il rigore segnato al Pescare. Ad oggi è quello il goal più importante della mia carriera".
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