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Lazio News, Bisognerà lavorare sull’approccio: che disastro i primi 15 minuti

Maurizio Sarri

La difesa, punto debole della stagione, dovrà essere rivista da Sarri che dovrà lavorare anche sull'approccio al match: troppi gol subiti

redazionecittaceleste

Il campionato è ormai finito. A Milano i tifosi rossoneri continuano i festeggiamenti scudetti. Nella Capitale, al termine del match pirotecnico contro il Verona è scattato il rompete le righe dopo una stagione che non può che essere considerata positiva. Nel mondo biancoceleste il fatto che la sessione di mercato ormai imminente dovrà essere ben fatto e con il tempismo giusto per essere protagonisti per la prossima stagione. La società sembra aver recepito il messaggio e sul mercato i primi passi sembrano essere già stati fatti. Sembra essere ormai ad un passo l'arrivo in biancoceleste di Marcos Antoniodallo Shaktar in un'operazione intorno ai 10 milioni bonus compresi. In attesa di conoscere i nuovi protagonisti Maurizio Sarri dovrà di certo lavorare sull'approccio alla gara. Il dato in merito ai gol subiti nei primi 15 minuti di gara deve essere migliorato.

Primo quarto d'ora

Al fronte di un attacco da scudetto in grado di realizzare 77 gol in stagione, secondo solo a quello dell'Inter (84 gol), c'è poi una difesa che ha incassato 58 reti. Decima peggior difesa, un dato già di per se preoccupante, se poi si pensa alle fasce in cui questi gol sono stati subiti l'attenzione deve essere alta. Sono infatti 14 i gol subiti nei primi 15 minuti della partita. Oltre a rappresentare il 24% dei gol totali subiti dalla Lazio questo dato evidenzia ovviamente come sono molte le occasioni in cui la Lazio si è trovata sotto quasi subito (i due gol di Verona sono solo gli ultimi in ordine cronologico).

 

Differenza di approccio

Se i primi 15 minuti di gioco sono stati quelli di maggior fragilità biancoceleste l'opposto vale per il primo quarto d'ora al rientro degli spogliatoi. La squadra di Maurizio Sarri ha subito infatti appena 4 gol tra il 45° e il 60°. Questo dato è la dimostrazione che alla Lazio serve più tempo per prendere le distanze all'avversario rispetto a quanto accadeva nella gestione Inzaghi. Il primo lavoro per Sarri e per la prossima stagione è dunque arrivato: servirà migliorare l'approccio alla sfide lasciando a casa la sufficienza.