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Lazio-Bologna, gara complicata per Massimi: tanti episodi ma sufficienza giusta

Luca Massimi
Il punto sulle avvenimenti da moviola nella sfida tra i biancocelesti e il Bologna. Analizzata la prova del signor Luca Massimi di Termoli

redazionecittaceleste

In archivio la prima partita stagionale della nuova Lazio di Maurizio Sarri. Sotto osservazione, ovviamente, anche la prestazione del direttore di gara: Luca Massimi. Partita subito movimentata, quando al minuto 5 l'arbitro dove una revisione al VAR mostra il cartellino rosso a Luis Maximiano dopo che il portiere portoghese, calcolando male l'uscita, blocca il pallone con le mani fuori dall'area di rigore. Tuttavia sebbene la punizione sia severa da regolamento la decisione è corretta. Pochi dubbi anche al minuto 36 quando Zaccagni in ritardo abbatte Sansone in area di rigore. Oltre il danno dell'uomo in meno anche la beffa di un penalty facilmente evitabile che porta il Bologna avanti al minuto 38. Dopo appena due minuti di recupero Soumaro, ingenuo, abbatte ancora un ispiratissimo Lazzari; il francese di origini maliane già ammonito raggiunge Maximiano negli spogliatoi sul chiudersi della prima frazione di gioco.

Tanti i cartellini gialli sventolati dall'arbitro Massimi in entrambe le frazioni di gioco. Subito cartellino giallo all'alba della ripresa per Cabiaso reo di aver sbracciato troppo nel tentativo di recuperare palla sul migliore in campo della Lazio: Manuel Lazzari. Massimi cerca costantemente di tenere in mano la gara. Compito non facile visto che la partita prosegue all'insegna del nervosismo da una parte e dell'altra. Al 54° altra situazione calda in area di rigore rossoblù con Patric e Medel che di certo non se le mandano a dire. Dopo il pareggio della Lazio su autogol di De Silvestri gli animi sembrano placarsi, meno interruzioni e conseguenti ammonizioni. Regolare la posizione del gol di Immobile per il 2-1 finale. Massimi tiene in mano una partita che a volte ha rischiato di sfuggirgli ma alla fine, nella sua direzione di gara, poche cose sono da recriminare.