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Cadù: “Lazio favorita ma mi aspetto una partita difficile per entrambe”

Lazzari
Ai microfoni ufficiali della società biancoceleste è intervenuto l'ex difensore e capitano del Cluj, Ricardo Cadù, che ha presentati la gara

redazionecittaceleste

Ben 250 presenze e 30 gol: questi i numeri dell'avventura dell'ex difensore e capitano del Cluj, Ricardo Cadù. Il portoghese classe '81 ha vesttito la maglia della squadra rumena dal 2006 al 2014 e oggi, a oltre 40 anni, si è accasato al Gil Vincente. Cadù è intervenuto ai microfoni ufficiali della società biancoceleste per analizzare la sfida di giovedì tra la Lazio e la sua ex squadra: "Giovedì mi aspetto una partita difficile per entrambe le squadre. Le partite a eliminazione diretta in Europa non sono mai facili, lo insegnano i precedenti. Credo che la Lazio però abbia un leggero vantaggio, grazie al fattore campo. Ovviamente il mio cuore dice Cluj: la Romania ormai è la mia seconda casa, lì ho vissuto otto anni stupendi. Visto il valore della rosa però, la mia favorita è ovviamente la Lazio. Il precedente nel 2019? ll Cluj non è cambiato molto rispetto a quella partita, l'allenatore, ad esempio, è lo stesso. Petrescu infatti è tornato a Cluj-Napoca dopo l'esonero del 2020.

Lazio-Cluj

"Sicuramente la qualità della squadra non è inferiore a quella di quattro anni fa. Lo dimostrano i tre campionati conquistati consecutivamente e l'attuale 2° posto nel torneo in corso. Giocare nella Lazio di oggi mi sarebbe piaciuto. Già essere allenato da un maestro come Sarri sarebbe stato un grande onore. I biancocelesti hanno tanti calciatori importanti in ogni reparto. Penso al carisma di Romagnoli, alla classe di Luis Alberto, alla potenza di Milinkovic, alle accelerazioni di Zaccagni e ovviamente ai gol di Immobile. Giocando in grandi stadi come l'Olimpico e il Meazza di Milano ho coronato uno dei miei sogni da bambino. Con il Cluj vincemmo in Champions League in casa della Roma nel settembre 2008, un successo che viene ricordato ancora oggi perché eravamo al debutto nella massima competizione europea. Un'emozione semplicemente indescrivibile"