Lazio, anche Calenda parla del Flaminio e… spunta una manifestazione

Dopo qualche settimana di assenza, la questione sulla riqualificazione dello stadio Flaminio torna all’ordine del giorno. L’apertura a inizio giugno di Lotito ha riportato grandi aspettative tra i tifosi della Lazio. Che, da parte loro, non hanno mai abbandonato il sogno di poter tornare a tifare sugli spalti dello storico stadio. E con l’avvicinarsi della chiamata alle urne tutti i candidati alla carica di sindaco di Roma si trovano a dover affrontare la questione. Ultimo in ordine di tempo è stato Carlo Calenda, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Gli Inascoltabili” in onda su New Sound Level. Di seguito le sue parole.

Le parole di Calenda

“Se domani dovessi diventare sindaco e qualcuno dovesse dimostrarmi che è fattibile intervenire sullo stadio Flaminio, sarebbe la prima cosa in programma. Farei un accordo per far giocare lì la Lazio, anche se c'è un piccolo dettaglio da considerare. Ossia che al Flaminio ci sono problemi legati alla sicurezza e ai vincoli e che sotto c'è una necropoli etrusca. Secondo me bisognerebbe solo stare attenti a imbarcarsi in una cosa per cui lo stadio non si farà mai. Io penso che la soluzione migliore per il Flaminio e per il Palazzetto sarebbe quella già proposta tre anni fa. Ossia di fare insieme al Coni una cittadella dello sport, dove si possano praticare gli altri sport, le partite delle squadre minori e anche i concerti”.

La manifestazione

Intanto, però, i tifosi della Lazio continuano a sognare e spuntano anche le prime manifestazioni organizzate. È il caso di quella prevista per giovedì 2 settembre, organizzata tramite lapagina Facebook "Laziali per lo Stadio Flaminio”. Questo l’avviso riportato: "È ora di scendere in campo! Giovedì 2 settembre tutti i laziali sono convocati dalle ore 17:30 allo Stadio Flaminio lato Curva Nord per far sentire la voce di un popolo che chiede di poter ritornare a vivere la propria casa perché il Flaminio è roba da laziali!!”.