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Lazio, un cammino europeo all’altezza per sfatare un tabù lungo vent’anni

Lazio
Il ritorno col Cluj per centrare gli ottavi di una coppa in cui i biancocelesti possono dire la loro e sfatare un tabù europeo lungo 20 anni

redazionecittaceleste

Stasera il Cluj per continuare un cammino europeo in una competizione in cui la Lazio ha il dovere di alzare la voce. Sarri non vuole sentir parlare di squadra favorita per la vittoria finale soprattutto prima di una gara in cui la sua Lazio si presenta decimata tra infortunati e indisposti. Una squadra praticamente obbligata in larga misura quella che sta sera scenderà in campo a Cluj per centrare gli ottavi di finale. L'avversario è decisamente alla porta, questo hanno raccontato i 90 minuti (di cui oltre 75 giocati in 10 uomini) dell'andata. La Lazio può e deve dire la sua per sfatare anche un tabù europeo che dura da 20 anni.

Ciro Immobile

Sia Petkovic nel 2012/13 che Inzaghi nel 2017/18 si sono fermati ai quarti di Europa League. Una semifinale europa in casa biancoceleste manca da ben 20 anni. Fu il Porto a interrompere il cammino nell'allora Coppa Uefa della Lazio di Roberto Mancini nella stagione 2002/03. Troppo tempo per una squadra che solo qualche anno prima dettava legge sollevando al cielo di Birmingham prima e a quello di Monte Carlo poi rispettivamente la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Uefa. Sarri, che in campo europeo ha vinto l'Europa League nel 2019, ora può sfruttare la Conference per riportare la Lazio a dire la sua. La competizione è di certo la meno appetibile ma un trofeo europeo rimane un trofeo europeo e questo, fortunatamente, è inopinabile.