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Lazio, capolavoro Champions: la rimonta non è più un sogno

Nuovo test per Inzaghi

I biancocelesti fanno la partita perfetta contro il Milan e ora sono sempre più vicini a tutte le concorrenti in classifica

redazionecittaceleste

Nello «spareggio» Champions all’Olimpico la Lazio travolge il Milan (3-0, doppietta di Correa e gol di Immobile) e resta in corsa. Inzaghi: «Fantastici». È la decima vittoria di fila in casa: non era mai successo in un solo campionato. Era da dentro o fuori: la Lazio è dentro. Tra le due risposte che Simone Inzaghi poteva avere, ha ricevuto la più bella. Nel mischione che porta in Champions c’è spazio, e ce ne sarà ancora per un po’: perché la Lazio ha sì 5 punti da recuperare rispetto a terzo e quarto (ma anche quinto) posto, però da ieri c’è anche ufficialmente la data per il recupero di Lazio-Torino, a meno che non arrivi il 3-0 a tavolino dal Collegio di garanzia del Coni. Non fosse così, il 18 maggio – tra il derby e l’ultima partita contro il Sassuolo – la Lazio avrebbe da calare il jolly, che sarebbe tale solo a patto di non perdere altri punti per strada. Dopo tre partite vissute dal divano, Simone Inzaghi aveva fiato per urlare fino a mezzanotte: è tornato a camminare avanti e indietro per la sua area tecnica, a urlare e, grazie a un Correa stratosferico, a esultare. Lo ha potuto fare dopo soli 77 secondi: nel giorno della riapertura degli sport di contatto in zona gialla, l’inizio della partita sembrava una partitella tra amici dove arriva il fenomeno, dribbla tutti e non ti fa divertire.

 Lazzari

Poi ci sono stati momenti di difficoltà, in cui Reina ha riscattato la serataccia di Napoli, ma è finita con i giocatori abbracciati a centrocampo assieme al loro allenatore. «I ragazzi sono stati bravissimi – dice – Era l’ultima chance per rimanere attaccati ai primi posti, ma solitamente le finali le giochiamo in questo modo. È stata una vittoria netta e schiacciante, con tre gol, un palo e due grandi parate di Donnarumma. Era un po’ di tempo che non vedevo la mia squadra dal vivo ma avevo buonissime sensazioni: venivamo da una partita strana in cui ci siamo trovati sotto di due gol dopo otto minuti. Ci siamo lasciati tutto alle spalle e abbiamo fatto una partita molto importante. Sulla vittoria della Lazio non ci sono dubbi». Una vittoria, questa, che consegna Inzaghi alla storia: mai la Lazio aveva vinto 10 partite di fila in casa nella stessa stagione. Ci era riuscita a cavallo tra due campionati, ma nello stesso torneo no.

 Immobile nel post Lazio Milan

E ci è riuscita anche grazie al gol numero 148 (e il quarto nelle ultime tre partite) di Immobile con la maglia biancoceleste. Correa, dicevamo: quando è in serata può essere devastante. E ieri è stata la sua notte, anche se a dire la verità quando l’argentino si trova di fronte il Milan molto spesso esce la sua versione migliore. Quelli di ieri sono stati il quarto e il quinto gol segnati ai rossoneri, diventati ufficialmente la sua vittima preferita: «Siamo partiti bene, peccato per il gol annullato», aveva detto nell’intervallo, prima di sprigionare potenza e allo stesso tempo eleganza al momento di segnare il gol del 2-0 concesso, poi rivisto al monitor e poi definitivamente assegnato da Orsato. «Correa è un grandissimo giocatore – ancora Inzaghi – Ho la fortuna di allenarlo e quando non ha problemi dimostra di poter giocare nel migliore dei modi, soprattutto le grandi partite». La Lazio,  scrive il Corsera, affondata a Napoli, è risalita in superficie: prossima tappa il Genoa, domenica, ancora all’Olimpico. Senza Acerbi, squalificato, ma con tante speranze in più, anche se il Milan è l’unica squadra tra quelle in corsa Champions contro cui la Lazio ha lo scontro diretto a favore.

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