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Lazio, i cartellini accendono il caso. 15 in cinque giornate sono un allarme

redazionecittaceleste

Il computo sui cartellini gialli per i biancocelesti in questo avvio di stagione è impietoso. Quindici gialli (e un rosso) in sole 5 giornate

E' stato e probabilmente continuerà a essere il tema principale delle discussioni in casa biancoceleste nei prossimi giorni. La questione nata intorno agli arbitri fin dall'alba di questo campionato ha mostrato una Lazio viva, propensa a proteggersi e a far valer i propri diritti. La nota societaria diramata ieri ne è la prova concreta. Un messaggio chiaro, quello lanciato dall'ex arbitro di Serie A non che dirigente addetto agli arbitri biancoceleste Marco Gabriele, bravo nel sottolineare non solo la direzione di gara del signor Sozza in occasione della sfida con il Napoli ma anche la gestione dei cartellini apparsa ben più che impari dall'inizio del campionato. La sproporzione in merito alle sanzioni disciplinari è ancora più incredibile se si pensa che contro la Lazio i cartellini dati siano stati appena la metà.

Bilancio

Il bilancio complessivo evidenzia quindici cartellini gialli per la Lazio da inizio campionato al fronte però di appena cinquanta falli commessi. Una proporzione di quasi un cartellino ogni tre falli. Un'altra distinzione la si può fare sottolineando come dieci dei quindici cartellini siano arrivi per gioco falloso (uno ogni cinque falli) e altri cinque per proteste a cui si può aggiungere anche quello rifilato a Sarri ma tenuto fuori dal conto. Il conto a invece di falli con relative sanzioni vede sessantasei falli subiti dalla Lazio e appena sette ammonizioni (di cui un doppio giallo a Soumaro).

Proteste

Ovviamente, se già non ci fosse prima, ora la Lazio entrerà nell'occhio del ciclone. Nel mirino sono già finiti Immobile e Milinkovic, sanzionati già due volte per proteste. Le proteste ora si potrebbero rivelare un'arma a doppio taglio per i giocatori della Lazio ma non posso essere una giustificazione per gli arbitri e gli addetti in sala Var. Se un rigore è evidente va dato: a questo serve la tecnologia. La Lazio comunque dovrà fare un ulteriore step di crescita per quanto concerne le proteste e la gestione della foga agonistica, se la strada tracciata è questa bisognerà imparare a camminarci