Lazio, Cataldi uomo chiave: protegge con eleganza il centrocampo di Sarri

"Andiamo" strilla, dopo il quarto gol, Danilo sotto la Nord portandosi le mani alle orecchie per godersi il boato dei suoi tifosi. Quei tifosi che, dopo la festa del derby, tornano a vivere una notte da sogno saltando e cantando con Cataldi. L'attore non protagonista della Lazio di Sarri, poco notato da chi nel calcio cerca il puro spettacolo, applaudito da chi capisce l'importanza del suo ruolo. Danilo è da urlo, figlio dei suoi tifosi di cui è la personificazioni in campo. Contro il Milan ha comandato il centrocampo garantendo palleggio e pressing ed è diventato ufficialmente il regista sarrista. Il classe '94 alla qualità degli scambi con i compagni ha unito anche il recupero dei palloni. Nessuno come lui nella Lazio: sono 104 i palloni riconquistati dal regista.

Sarri ha notato fin da subito le sue qualità decidendo primi di lavorarci (con Leiva ancora in squadra) per poi farne un punto di riferimento. Ora è all'apice della sua avventura laziale: è vicino a quota 200 presenze (194 raggiunte contro il Milan), e la prossima vittoria sarà la numero 100. Centrarla contro la Fiorentina avrebbe anche quel sapore romantico per Cataldi: la Viola è la squadra contro la quale Danilo per la prima volta ha indossato la fascia da capitano (9 marzo 2015). Sono passati quasi 8 anni, ora si è preso Lazio: è in scadenza nel 2024 ma si sta trattando per l'adeguamento economico per il rinnovo. Cataldi non ne fa una questione di soldi ma, come rivelato dal Corriere dello Sport, una distanza da colmare c'è. Pochi dubbi sul raggiungimento dell'intesa: la Lazio e Cataldi ormai vivono all'unisono e Danilo è pronto a guidarla ancora a lungo.