Prepararsi per la nuova stagione nel migliore dei modi, magari divertendosi e alleggerendo carichi di lavoro che non lasciano tempo al riposo. Questo l’obiettivo degli allenamenti nei ritiri. Ma anche delle amichevoli estive che scorrono via a ritmi non proibitivi e aiutano a rimettere chilometri sulle gambe e a riprendere confidenza con il pallone. Ieri, allora, allo Zandegiacomo di Auronzo di Cadore la Lazio ha disputato la sua seconda amichevole estiva sotto le Tre Cime di Lavaredo. Ad affrontare la squadra di Sarri l’NK Dekani, tredicesima lo scorso anno nella seconda divisione slovena. Il 5-0 finale lascia pochi dubbi sulla gara e, allora, meglio concentrarsi sul contorno di quanto avvenuto sul terreno di gioco.
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Il centrocampo della Lazio come Totò e Peppino: il siparietto è virale
Non è sfuggito ai cronisti e ai tifosi, ma nemmeno alle telecamere, il siparietto messo in scena da Milinkovic, Cataldi e Luis Alberto. Siamo nella seconda metà del primo tempo e la Lazio conquista una punizione da posizione molto invitante. Sul pallone si presenta tutto il centrocampo: dipendesse dalle gerarchie, a calciare da lì dovrebbe essere il Sergente. Ma si tratta pur sempre di una amichevole estiva e, a dimostrare il clima di serenità tra i biancocelesti, i tre decidono di giocarsela a Morra Cinese.
Carta, forbice, sasso: decide la fortuna. I tre calciatori rimangono a parlottare e giocare per diversi secondi e alla fine la spunta Cataldi. La punizione del prodotto del vivaio biancoceleste si infrange sulla bandiera del Dekani, ma il risultato conta poco. Conta l’ennesima dimostrazione del legame dello spogliatoio e il momento di divertimento regalato ai presenti. Non a caso, infatti, questa mattina la stessa società ha voluto celebrare il momento paragonandolo al grande cinema del passato. Milinkovic, Cataldi e Luis Alberto come Totò, Peppino e Giacomo Furia nel film La banda degli onesti. Questa Lazio cresce e si diverte: sognare non è vietato.
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