Una lunga onda nel Tevere sembra emanare una musica famigliare: "The Champions”. Come se fosse una sinfonia di Ennio Morricone, quest’onda attraversa ogni zona e monumento della città: Castel Sant’Angelo, il Vaticano, Trastevere, fino ad arrivare nella casa del popolo laziale: Ponte Milvio. L’esordio contro l’Atletico Madrid, il 19 settembre alle 21:00, è sempre più vicino e la Lazio non vede l’ora di dimostrare le sue capacità. Ma se da una parte c’è un popolo biancoceleste caldo e carico, dall’altra ci sarà la stessa accoglienza.
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Lazio, si avvicina la Champions e il ritorno al Celtic Park
La prima trasferta della Lazio in Champions League sarà a Glasgow, precisamente al Celtic Park, il 4 ottobre alle 21:00. Una possibile rivincita dal match perso 2-1 il 24 ottobre 2019. Non tutti sanno che lo stadio del Celtic viene chiamato anche “The Paradise”, un nome calmo e che rende l’idea di un ambiente amorevole. I tifosi avversari sono però avvisati: non è tutto oro ciò che luccica. In un attimo potrebbe trasformarsi in un inferno non appena si alza la posta in palio del match.
Lo stadio del Celtic è il terzo impianto calcistico più grande del Regno Unito e il secondo della Scozia. Costruito nel 1892 da Archibald Leitch, ma prima di allora, il Celtic aveva giocato le proprie partite casalinghe in un altro impianto. Lo spostamento verso Parkhead, meglio noto come Celtic Park, fu paragonato da un giornalista dell'epoca a “lasciare un cimitero per entrare in paradiso”, ma che può ben presto trasformarsi in un'inferno, ecco l'ossimoro scozzese. La Lazio è pronta a tornare a vivere l’esperienza di giocare in uno stadio così caldo e ascoltare i tifosi cantare "You'll Never Walk Alone” a squarciagola.
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