Termina con una sconfitta il 2022 della Lazio. I biancocelesti perdono con un secco 3-0 a Torino, risultato netto e forse più bugiardo di quello che è stato quanto visto in campo. La partita, tattica e bloccata, va verso la sponda bianconera a causa della differenza di potenziale offensivo. Senza Immobile e Zaccagni, e con Felipe Anderson e Pedro in ampia riserva, non basta la voglia infinita di Luka Romero. Questo, unito agli errori del centrocampo, sentenzia la sconfitta nell’ultima uscita di quest’anno. Ma il bilancio, alla fine, è assolutamente positivo.
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Lazio, ancora un clean sheet nella prima mezz’ora: l’approccio ti fa grande
La Lazio chiude quarta il 2022. Dopo quindici giornate porta a casa il quarto miglior attacco e la seconda miglior difesa ma soprattutto porta a casa un bilancio positivo nei big match. Tre vittorie - Atalanta, Inter, Roma - e due sconfitte - Juve e Napoli - con soltanto il Milan da affrontare a gennaio. La quindicesima giornata però porta con sé anche un altro verdetto, ribadito ancora una volta dai biancocelesti.
Sarri aveva chiesto coraggio prima della gara con i bianconeri. La squadra l’ha messo in campo, giocando un primo tempo di alto livello. Sarri aveva chiesto anche mentalità all’inizio della stagione e, guardando al campionato, i suoi ragazzi lo hanno accontentato. Ancora una volta nella gara contro i bianconeri la Lazio ha tenuto la porta inviolata per la prima mezz’ora. Dato tutt’altro che insignificante e che anzi certifica la bontà dell’approccio alle partite della squadra di Sarri. In quindici gare disputate, la Lazio ha segnato 10 gol e ne ha subiti zero nei primi trenta minuti. E ora si affaccerà al 2023 dal quarto posto, con la consapevolezza di poter essere una grande squadra. E con tanto potenziale ancora inespresso, stando alle parole di Sarri. Il meglio deve ancora venire.
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