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Lazio, D’Amico: “Luis Alberto ha qualità rare. Ma per ora Sarri ha ragione”

Vincenzo D'Amico
Le parole dell'ex attaccante biancoceleste sulla partita dello spagnolo e uno sguardo a quello che sarà il possibile sviluppo in stagione

redazionecittaceleste

Una vittoria netta, che non lascia spazio ai dubbi. La Lazio batte l’Inter, ma soprattutto Sarri batte Inzaghi in una partita gestita e preparata in modo eccellente dal tecnico biancoceleste. Poi il resto lo fanno i calciatori scesi in campo, dalla solidità difensiva confermata a un reparto offensivo finalmente ritrovato. Ma Sarri ritrova soprattutto Luis Alberto, protagonista di una prestazione eccellente subentrando dalla panchina. Il gol è uno dei più belli segnati in carriera, parola del Mago, ma a convincere è soprattutto la grinta messa in mostra sin dal primo secondo sul terreno di gioco. Un modo per allontanare i dubbi e le polemiche di inizio agosto e per tornare a concentrarsi esclusivamente sulla Lazio. Proprio a riguardo, allora, si è espresso Vincenzo D’Amico. L’ex attaccante biancoceleste è stato intervistato sulle colonne della Gazzetta dello Sport per parlare di Luis Alberto. Queste le sue parole.

D’Amico, con un gran gol Luis Alberto ha dato la svolta per la vittoria con l’Inter. Ora merita il posto da titolare?

Ritengo che lo spagnolo sia un giocatore di grande livello, con qualità rare nel calcio di oggi e il suo gol lo dimostra. Metterlo in discussione è un peccato mortale. Credo però che sia ancora giustificabile il suo utilizzo a singhiozzo”.

Come si spiega che continui a partire dalla panchina?

Sarri potrebbe aver deciso di non schierarlo dal 1’ in queste gare perché non lo vede in condizione. O anche per punzecchiarlo viste le voci di questa l’estate. Sono però convinto che giocherà di più”.

Può diventare un trascinatore della Lazio?

Credo di sì. Ha tecnica e fantasia: sono convinto che il compito dell’allenatore sia proprio quello di trovare il modo di mettere in campo quanta più qualità possibile, fin dal primo minuto. Ma, ripeto, per ora Sarri può avere le sue ragioni”.