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Lazio, Delio Rossi: “La caratura mentale? Non ci credo, altrimenti…”

redazionecittaceleste

L'ex tecnico dei biancocelesti, passato anche sulla panchina dei bergamaschi, è intervenuto ai microfoni dei canali ufficiali della società

Alla vigilia di Lazio-Atalanta, i canali ufficiali della società biancoceleste hanno intervistato mister Delio Rossi, doppio ex di giornata. Queste le sue parole. “Se l’Atalanta impedisce di fare il fraseggio, la Lazio può essere aiutata dal lancio su Milinkovic per far salire la squadra. Ma bisogna saper dare il gioco palla a terra e le palle a scavalcare la difesa avversaria. La Lazio di Inzaghi ci ha provato più di qualche volta.

Giocare contro l’Atalanta non è mai semplice, molto dipenderà dalla condizione delle due squadre: il campionato di quest’anno non ci dà certezze. Chi gioca bene una gara poi può faticare tre giorni dopo e anche all’interno della stessa partita a volte il rendimento cambia. Ci sono poi alcune squadre che stanno pagando gli impegni dei propri calciatori ai Mondiali. Penso che le difficoltà di alcuni buoni giocatori siano dovute ai troppi impegni. Chi riesce a reggere dal punto di vista fisico poi riesce a essere costante. Ma penso che potrebbe aiutare avere rose più lunghe di 14-15 giocatori per poter concedere a tutti la possibilità di rifiatare. Le squadre con un’idea di gioco precisa non sempre riescono a tenere le distanze, penso dipenda da una questione tecnica. I discorsi sulla caratura mentale? Non ci credo, altrimenti i problemi ci sarebbero sempre.

Se ti affidi sempre allo stesso spartito la musica può uscire buona ma se poi esci da quello e non riesci a rientrare proponi una musica di minor qualità. Gli schemi possono aiutare ma servono i giocatori in grado di fare giocate decisive. Si può vincere in vari modi, chi lo fa con costanza deve essere apprezzato a prescindere da come gioca. Il calcio si sta evolvendo sempre più verso l’uno contro uno. Se vinci i duelli, vinci la gara. Se li perdi non li riesci a portare a casa. È per questo che servono giocatori bravi in questo senso. E l’Atalanta è l’esempio più emblematica. Lookman è bravissimo nell’uno contro uno e senza coppe ha subito assimilato gli schemi di Gasperini. Non penso punterà i terzini, ma credo Romagnoli”.