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Lazio, la difesa modello Barça è la forza di Sarri. Il reparto è da record

redazionecittaceleste

La difesa è senza dubbio la grande sorpresa della stagione biancoceleste. Sarri sorride: appena 19 gol subiti, 23 in meno dello scorso anno.

"Il gol non lo prendiamo tutti, a partire dagli attaccanti. Nel derby non abbiamo subito un tiro in porta, quindi il merito è dei miei compagni". Così Ivan Provedel, in occasione dell'evento della Lazio nelle scuole, ha parlato in merito al reparto difensivo della Lazio. Romagnoli e compagni quest'anno stanno portando risultati inimmaginabili in termini di numeri. Forse neanche Sarri sognava questa solidità granitica (23 gol subiti in meno dello scorso anno). La mano dell'allenatore però è evidente: niente di trascendentale ma minuziosi movimenti di gruppo che portano la difesa a muoversi in maniera corale, altrimenti il macchinario rischia di collassare su se stesso. L'essere maniacale del mister inoltra porta i difensori a lavorare senza sosta: anche durante la pausa Sarri è voluto tornare a premere sulla tattica, fattore cominciato fin dal ritiro di Auronzo di Cadore e i risultati sono evidenti.

Terminata la 27esima giornata la Lazio ha incassato appena 19 gol. Appena 3 in più rispetto al Napoli dei sogni che sta per conquistare uno dei titoli più meritati degli ultimi anni, ma soprattutto 23 in meno rispetto allo scorso anno. Le 58 reti incassate lo scorso anno (il primo dopo il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4), sono il peggior dato degli ultimi 60 anni. Il boccone da mandare giù, per un allenatore particolarmente attento alla fase difensiva, è stato a dir poco amaro; ma per cambiare bastava poco. Si fa per dire. E' bastato modificare 3/5 del reparto (fuori Strakosha, Acerbi e Luiz Felipe e dentro Provedel, Casale e Romangoli) per passare da una media gol subiti di 1,5 a 0,7. Il ritmo della Lazio è realmente fuori dal comune, e per ritrovare un dato simile bisogna tornare alla stagione 1979/80 quando i gol incassati furono 25.