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Una Lazio esausta si arrende alla Juventus, ma il passivo è severo

Una Lazio esausta si arrende alla Juventus, ma il passivo è severo - immagine 1
I biancocelesti, colpiti duramente dalle assenze, perdono in modo rotondo a Torino. Passivo severo, sconfitta giusta: appuntamento al 2023

redazionecittaceleste

Si chiude il 2022 della Lazio all’Allianz Stadium. Punti importanti in palio contro i bianconeri, da provare a conquistare nonostante le assenze. Nei primi minuti la Juventus prova a mettere in difficoltà i biancocelesti e al 5’ Kean calcia fuori di un soffio da posizione defilata. La Lazio fatica a tenere il possesso, la Juve è brava in pressing e all’11’ torna a farsi pericolosissima. Il tiro di Fagioli, però, viene controllato molto bene da Provedel. Passato il quarto d’ora la Lazio rialza la testa e costruisce il gioco, facendosi vedere dalle parti dell’area bianconera. Al 26’ arriva il primo giallo del match: lo prende Gatti, protagonista di un brutto fallo su Felipe Anderson. Un minuto più tardi ammonito anche Bremer che stende Pedro a due passi dall’ingresso in area di rigore da posizione defilata. Altro giallo al 28’: stavolta è per Milinkovic, che argina una ripartenza bianconera.

La partita si fa tattica e lenta, ma al 43’ perde un brutto pallone Milinkovic. Rabiot lascia per Kean che sul filo del fuorigioco supera con un pallonetto Provedel per il vantaggio bianconero. I successivi tentativi da fuori di Milinkovic e Basic non vanno a buon fine: il primo tempo si chiude dopo un minuto di recupero. Il secondo tempo riparte senza cambi, con la Juve che prova a legittimare il vantaggio. Al 48’ è ancora Provedel a dire no a Milik. Al 54’ però colpisce ancora la Juve: i bianconeri recuperano palla, Kostic stoppa e calcia. Provedel dice no, ma non può trattenere: il tap in è semplicissimo per Kean. Al 58’ Sarri prova a cambiare la partita: fuori Basic e Cataldi, dentro Luis Alberto e Vecino. Il primo tiro in porta della Lazio arriva al 60’: lo fa Luis Alberto, ma la parata è semplicissima per Szczesny.

Al 62’ cambia anche Allegri: fuori Kean, dentro Di Maria. La Lazio ci riprova con Pedro, bella l’azione, ma il tiro esce debole. Al 64’ altro cambio bianconero: dentro Chiesa, fuori Kostic per problemi fisici. Continua la girandola di cambi al 69’: doppia sostituzione per Sarri che mette Gila e Cancellieri per Hysaj e Romero. Intorno al 72’ rimane a terra Milinkovic tenendo in apprensione la Lazio, ma il Sergente si rialza e continua la sua partita. Cinque minuti dopo, al 78’, è però costretto ad arrendersi: al suo posto entra Marcos Antonio. Altro cambio all’84’: fuori Locatelli, dentro Paredes. Una Lazio esausta tira i remi in barca e all’89’, su cross basso di Chiesa, arriva il 3-0 di Milik. Nei quattro minuti di recupero la Lazio prova invano a farsi vedere. Al termine della partita la sconfitta è giusta ma severa, appuntamento al 2023.