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La Lazio espugna la Dacia Arena: Udinese ko, la Champions ora è a un passo

Udinese-Lazio
I biancocelesti mettono in campo una grande prova nel fortino della Dacia Arena: la decide un gol del capitano, i 3 punti sono pesantissimi
redazionecittaceleste

Duecentosettanta minuti per decidere una stagione e probabilmente anche il futuro della Lazio. I biancocelesti volano a Udine per sfidare i padroni di casa nel fortino della Dacia Arena - appena due sconfitte interne in stagione - e i ritmi sono subito alti. Le due squadre si affrontano a viso aperto e i contrasti sono subito decisi. Ne fa le spese Milinkovic che cade male dopo pochi minuti sulla spalla sinistra. Il dolore è forte e la mobilità ridotta, ma il Sergente decide di rimanere in campo. La Lazio scaccia lo spavento rendendosi in un paio di occasioni pericolosa con delle percussioni soprattutto sull’out sinistro. Al 16’ prova Beto a rendersi pericoloso, ma il suo inserimento è di pochi centimetri in ritardo e l’arbitro fischia un giusto fuorigioco. Risponde benissimo la Lazio al 19’: perfetto il cross di Zaccagni per Immobile, che di testa impegna Silvestri. L’Udinese si salva in corner.

Tre minuti dopo arriva il primo giallo della partita: lo prende Felipe Anderson per un fallo su Udogie. A un passo dal trentesimo è ottima la chance per Milinkovic, ma il pallone esce a metà tra un tiro e un cross: facile preda di Silvestri. Ancora il 21 protagonista al 39’ con una percussione in verticale che taglia la difesa dell’Udinese. Udogie lo stende al limite, la palla arriva a Immobile che appoggia per Luis Alberto. La conclusione del Mago termina alta di un soffio e arriva il giallo per il calciatore friulano. Dopo un minuto di recupero, arriva la fine di un primo tempo molto combattuto. Subito un cambio a inizio secondo tempo: fuori Felipe Anderson, dentro Pedro. Subito lo spagnolo è grande protagonista al 48’: si infila benissimo in area, perde l’attimo per calciare e serve Immobile. Serve un grande Silvestri a negare il gol del vantaggio.

Serve invece una discutibile interpretazione arbitrale per non vedere come viene steso Immobile nell’occasione del tiro. Ma al di là delle sviste la Lazio fa vedere maggiore convinzione e ha altre due grandi occasioni tra 50’ e 51’. Prima grande palla di Milinkovic per Luis, anticipato di un soffio. Poi ci prova Vecino da fuori, ma la palla esce. Al 58’ cambia la partita: Immobile cade in area, toccato seppur lievemente da un calciatore dell’Udinese. Pairetto non ha dubbi e il Var conferma: è rigore. Dal dischetto va il capitano che non sbaglia: spiazzato Silvestri, Lazio in vantaggio. E i biancocelesti sfiorano anche il raddoppio pochi minuti dopo: al 64’ è Romagnoli a colpire in pieno il palo che nega la gioia del gol. Prova a cambiare allora Sottil al 70’: fuori Udogie e Arslan, dentro Zeegelar e Nestoroviski. Un minuto dopo ammonito Pereyra per un fallo su Zaccagni.

Passa un altro minuto e Luis Alberto inventa un pallone geniale per Milinkovic, ma è ancora una volta bravo Silvestri a negare il gol. Al 75’ fuori Lazzari, al suo posto entra Marusic. La Lazio continua a tenere palla, l’Udinese si innervosisce. All’85’ però i biancocelesti rischiano grosso: palla persa in impostazione, i friulani vanno al cross e Nestorovski buca Provedel di testa. L’arbitro, però, annulla per fuorigioco evidente. Sarri fiuta il pericolo e, all’87’, corre ai ripari: fuori Zaccagni, dentro Basic. Nell’Udinese fuori Samardzic e Beto, dentro Thauvin e Vivaldo. Pairetto concede quattro minuti di recupero. Nel primo di questi ammonito Bijol per due falli ravvicinati. L’Udinese ci prova, la Lazio regge botta. Finisce la gara alla Dacia Arena: la squadra di Sarri conquista tre punti pesantissimi per la corsa Champions. Forse, quelli decisivi.