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Lazio, Fares: “Qui per imparare, non bisogna mai mollare. Sarri? Spero che…”

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Le dichiarazioni del giocatore biancoceleste al termine della seduta d'allenamento. Domani la seconda amichevole del ritiro alle ore 18:00
redazionecittaceleste

Si conclude anche la seconda seduta giornaliera in casa Lazio. Un allenamento intenso in vista della partita in programma domani pomeriggio alle 18:00 contro il Primorje. Al termine, Momo Fares è intervenuto ai microfoni del canale ufficiale della società. Queste le sue parole.

Per fortuna che ogni tanto piove, altrimenti qui fa tanto caldo. Il ritiro sta andando bene, ci permette di lavorare su quello che vuole il mister. Stiamo facendo una bella preparazione, speriamo di uscire da qui con tante soddisfazioni. Sicuramente quando fai una bella preparazione dall’inizio alla fine ti senti bene fisicamente, all’inizio è dura ma alla fine arrivi che stai bene per il campionato. Sicuramente non è facile, ma questo è il nostro lavoro. Proviamo a non mollare mai e lavorare sempre sui noi stessi e per la squadra. Siamo un gruppo bellissimo, una famiglia. Andiamo tutti d’accordo per fortuna, non è una cosa che accade in ogni spogliatoio. Abbiamo tutti un buon feeling e ci vediamo anche fuori dal campo. Possiamo fare molto bene quest’anno.

Sarri? È sicuramente un grande allenatore, lo ha dimostrato negli anni. Io mi sto adattando al suo modo di gioco, speriamo che riuscirò pian piano a convincerlo. Sicuramente qualcosa di nuovo per me me lo aspetto. Siamo qua per fare cose nuove, sto qui per imparare nuovi movimenti. Sono in Italia da ormai dieci anni. Sicuramente mi sono rimasti ancora tantissimi anni da giocare, spero di farli bene e andare più in alto possibile. Con Sarri sto imparando molto sulla fase difensiva, che da quinto non facevo molto: avevo sempre una copertura in più. Ora ho più responsabilità e sono qui per imparare, spero che nella vita mi servirà. Sicuramente per un portiere deve essere dura: devi essere bravo con i piedi, seguire sempre l’azione, penso che sia molto importante e difficile fare questo gioco”.