Lazio-Fiorentina, Sarri in conferenza: “La vittoria è del gruppo. Ciro…”

l'urlo dell'Olimpico al 95°: Immobile fa volare la Lazio. Il capitano biancoceleste scrolla via, almeno per il momento, tutte le voci e le questioni extracampo regalando ai suoi tre punti pesantissimi soprattutto ai fine della classifica. La Lazio scavalca Bologna e Roma (prossimi avversari in Serie A) posizionandosi al settimo posto e guardando ora con più fiducia all'obiettivo Europa. La strada da fare è ancora tanta, lo sa bene mister Sarri che in conferenza stampa ha commentato il successo dei suoi.

Questa gara dava all'inizio la sensazione di essere un crocevia importante. Parte un nuovo campionato?

"Nelle ultime partite la Lazio ha fatto punti, prestazioni e vittorie importanti come quella di oggi. Abbiamo trovato una squadra forte davanti, hanno tanto palleggio e il maggior possesso palla della Serie A che possono metterti in difficoltà. Questi momenti di sofferenza nel primo tempo si sono anche visti. Nel secondo tempo invece non abbiamo rischiato nulla costruendo e questo certifica che la vittoria è meritata. Bisogna proseguire perché se vuoi stare in zone alte, zero punti con due squadre che possono essere di bassa classifica, sono inaccettabili".

Ci sono sempre 10 minuti a partita in cui la Lazio ha avvisaglie che però non spronano la squadra

"Non è che siamo il Bayern Monaco, nell'arco delle gare momenti di sofferenza arrivano. Il gol annullato alla Fiorentina doveva darci benzina invece no. Non è una novità rispetto al passato ma rispetto al primo anno riusciamo a restare in partita. La nota positiva è che la Fiorentina anche quando perde costruisce, oggi invece no: questo è il nostro merito".

Mai come oggi la vittoria ti appartiene i cambi hanno confezionato il gol. C'erano in campo 10/11° della Lazio dello scorso anno: come va il processo di crescita di X e Y?

"Se metto uno e fa autorete sono imbecille? Il processo di crescita non è neanche lentissimo: i ragazzi che vengono da altri campionati sono stati molto veloci. Ora si inizia a entrare in una parte della stagione in cui tutti devono essere giocatori della Lazio e non nuovi o vecchi. I cambi li ho fatti in merito a quello che vedevo". 

Come valuti l'ingresso di Kamada? Sta diventando l'alternativa a Luis Alberto?

"È un giocatore che a me piace tantissimo: sa giocare semplice e muove la palla con naturalezza. Purtroppo con Luis e lui in campo se si perde di mano la gara si va in sofferenza e questa era una gara di questo tipo. Negli ultimi tempi ho fatto scelte diverse, mi dispiace non usarlo di più perché a me piace davvero tantissimo".

Questa è la vittoria della pazienza? Il momento di Immobile?

"Penso che Ciro debba allenarsi con continuità. Un giocatore di 33 anni che si allena 15 si e 15 no cade di condizione e di conseguenza anche mentalmente va in sofferenza. Il gol lo può aiutare ma la continuità di allenamento è ciò che gli serve davvero. Noi lo stiamo aspettano, abbiamo la fortuna di avere Taty che si sta inserendo bene. Mi sembra che stamani gli sia arrivata la preconvocazione dell'Argentina. La vittoria è del gruppo che ha saputo superare le difficoltà venendo fuori".

Ha detto che sappiamo stare sempre in partita Monza a parte. Questo aspetto che reazione stimola in lei?

"L'anno scorso abbiamo avuto momenti in cui in partita ci rimanevamo per solidità. Quest'anno ci rimaniamo soffrendo ma con più capacità di andare oltre e questo dal punto di vista caratteriale è un punto a favore ma ci sono anche altri problemi".

Sulle fasce sta mancando qualcosa nell'ultimo passaggio in avanti specialmente sulla destra?

"A destra dove c'è Felipe? Io Felipe lo amo lo faccio giocare a prescindere dalle vostre considerazioni. È il giocatore più forte potenzialmente di questa squadra. Purtroppo un po' per discontinuità e un po' per fragilità non sempre riesce a esprimersi. Ieri ha fatto un allenamento che se avesse fatto 15 minuti così si sarebbe chiusa la gara subito. Ci manca forse un esterno che attacchi la profondità senza palla". 

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