Nel giorno della vigilia della sfida tra Lazio e Frosinone il tecnico dei ciociari, Eusebio Di Francesco, ha presentato la sfida intervenendo in conferenza stampa rispondendo alle domande dei giornalisti presenti.
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Lazio-Frosinone, Di Francesco: “Vogliamo andare all’Olimpico per vincere”
Alla luce degli ultimi recuperi, domani può fare l'impresa?
"Non si parte mai mentalmente battuti affrontando una grande squadra in un grande stadio. Loro hanno delle carenze come noi delle mancanze sui terzini. Dobbiamo modificare qualcosa rispetto alla nostra impostazione di base. bisogna tornare a fare punti, veniamo da troppe sconfitte. Non dico che sarà questa la gara giusta ma andremo a Roma per provare a vincere".
La Lazio costruisce tanto dal basso. Sarà aggressivo il Frosinone?
"Loro tendono a giocare molto dentro con una serie fitta di passaggi. Dobbiamo essere molto bravi non solo quando costruiscono ma anche quando recuperano palla. La Lazio per intensità è la prima in campionato, noi siamo secondi. Dobbiamo essere molto attenti alla loro fase di costruzione. Dobbiamo essere aggressivi e compatti in base ai momenti. Abbiamo preso tante volte gol a difesa schierata e abbiamo lavorato su questi meccanismi".
Giocare col trequartista e le due punte è possibile?
"Tutto è possibile per la mia squadra, dobbiamo provare a mettere in difficoltà gli avversari in tutti i modi sfruttando le nostre qualità. Non dico se ho provato questa soluzione, ma nella mia squadra tutto è possibile".
Indisponibili?
"Assenti tutti i terzini, Ibrahimovic non lo abbiamo ancora recuperato, è debilitato. Reinier è tornato in gruppo, se oggi sta bene tornerà in gruppo. I lungodegenti li conoscete. Mazzitelli si è allenato con maggiore continuità con la squadra. Non ha sempre fatto tutto ma ha lavorato bene".
Cosa teme della Lazio?
"La grande qualità dei centrocampisti e degli attaccanti. Non hanno Immobile ma Castellanos è molto bravo e cerca soluzioni fini. La Lazio gioca in Champions, è stato costruita per fare un grande campionato e anche se ha avuto delle difficoltà è temibile e dobbiamo essere attenti ma non snaturando la nostra filosofia".
Il bilancio del 2023?
"La prima parte dell'anno la conoscete meglio di me e mi ha permesso di essere qui e allenare in A. Per quanto riguarda il nostro percorso io sono molto contento ma lo voglio dire il 2 gennaio dopo questa gara. Domani c'è un altro esame in trasferta dove siamo mancati un po'. Bilancio positivo, in Coppa grande percorso ma anche in campionato ci stiamo togliendo soddisfazioni. Il mercato potra spostare gli equilibri sia per noi che per gli altri".
Cosa si aspetta dal 2024?
"Dobbiamo essere spronati a far meglio, non ci dobbiamo accontentare e dobbiamo lavorare con umiltà. In giro ho sentito parlare di Europa ma ribadisco che noi dobbiamo salvarci e non bisogna dimenticarlo. Oggi abbiamo un solo sogno ovvero quello di rimanere in Serie A. Ad oggi valutando dicembre abbiamo avuto delle difficoltà ad ottenere risultati. Aspettiamo questa gara e poi ripartiamo con grande entusiasmo".
La tua idea di formazione ad oggi a che percentuale è per domani?
"Oggi ho molte incertezze per la formazione iniziale. Non dimentichiamoci che poi ci sono i cambi, vedi Vlahovic sabato. Le scelte iniziali sono anche legate allo sviluppo della gara. Domani ci sarà qualche sorpresa ma ho ancora delle difficoltà specie nel pacchetto avanzato e di centrocampo".
A che punto è il processo di crescita dei giovani?
"Ci sono alti e bassi, faccio degli esempi: Soulé nell'ultimo periodo non è stato brillantissimo ma a 20 anni non si può pretendere che faccia 38 gare allo stesso modo. Inevitabile che siano momenti di flessione che fanno parte di tanti aspetti. Importante è fargli mantenere l'equilibrio, il concetto di non abbassare la guardia si lega molto ai giovani perchè possono esaltarsi o passare in down con grande facilità. Tutto passa attraverso la quotidianità e l'allenamento e al vivere in maniera sana e non sentirsi già giocatori. Ho visto giovani a 18 anni avere contratti importanti e poi diventare delle meteore. E' molto importante chi ci si mette a fianco e non di fronte. Chi ci sono persone che ci aiutano e sono al nostro fianco".
Turati o Cerofolini?
"Sicuramente Stefano ha avuto qualche difficoltà e non mi sono piaciute alcune critiche ad un ragazzo che ha dato tanto a questo posto e questa squadra. Valuterò sempre e sarò attento a tutte le dinamiche provando sempre a fare la scelta giusta".
Cuni come sta?
"E' apposto, è rientrato e ha lavorato sempre con la squadra. Sarà della partita non so se titolare o dalla panchina".
Quale partita ti ha dato più emozione qui a Frosinone e quale vorresti rigiocare?
"La prima vittoria con l'Atalanta perchè ha dato slancio al percorso, anche per me. All'interno della squadra ha dato tanto, anche nell'adattarsi a percorsi differenti. Chiaro che la gara di Coppa a Napoli ha fatto gioire tutti ma non dobbiamo fermarci li e l'ho subito detto ai ragazzi a fine gara".
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