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Lazio-Frosinone, Sarri a Sky: “Kamada? Ancora ci spero. Su Felipe dico che…”

Maurizio Sarri
Tutte le dichiarazioni del tecnico biancoceleste intervenuto ai microfoni di Sky al termine della gara contro il Frosinone di Di Francesco
Michele Cerrotta

Vince la Lazio, nonostante il brivido e un primo tempo con diverse azioni sciupate. Il Frosinone passa in vantaggio su rigore, poi i biancocelesti ribaltano la gara in tre minuti e la mettono poi in ghiaccio con il gol di Patric. Finisce 3-1 all'Olimpico l'ultima gara dell'anno. E proprio per commentarla è intervenuto al termine del match Maurizio Sarri ai microfoni di Sky. Queste le sue parole. “L’avevo vista alla festa di Natale la presentazione sulla Lazio di Maestrelli, è qualcosa di estremamente toccante ed emozionante. È bello. Alla cena ho visto Martini e mi sono emozionato per ciò che rappresentava nella mia giovinezza.

Siamo andati sotto in maniera discutibile, ma mi rende fiducioso la reazione dello stadio quando eravamo sotto. Ci potevano fischiare, invece ci hanno sostenuto e portato al secondo aspetto positivo: quella reazione caratteriale che a volte ci è mancata. Dopo l’1-1 abbiamo preso il comando della partita in maniera autoritaria, il risultato poteva essere anche più ampio. Certi giocatori avevano bisogno di tempo, Castellanos è un po’ più adulto e Isaksen è molto giovane. Secondo me è stato anche rapido ad adattarsi, gioca su questi livelli da quasi due mesi. È un peccato per l’infortunio che ha avuto, ma sta crescendo lui come Castellanos. Aveva un peso da togliersi, è stato evidente dopo il gol.

La difesa? A inizio stagione erano poco protetti, la squadra non dava protezione. Ora la situazione è leggermente cambiata, ma sia Patric che Gila stanno facendo bene. Il problema può essere l’impatto fisico, ma sono aggressivi e veloci e con buona fase di impostazione. Anche se questa conta il giusto: giochiamo su un terreno ingiocabile. Kamada? È difficile da interpretare, proprio per cultura: è un ragazzo molto meno espansivo, più chiuso. Diventa anche difficile tirargli fuori quello che non gli funziona bene al momento. Io ci spero ancora, a Francoforte avevo visto un giocatore importante. Felipe Anderson? Non è un momento positivo, questa settimana ero convintissimo avrebbe fatto bene: in allenamento ieri è stato devastante. Oggi l’ho visto bene nel primo quarto d’ora, poi ha perso palloni banali e si è spento. Sono dovuto intervenire, pur con tutta la stima e la considerazione che opre questo ragazzo”.

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