Di Gianluca Mattalini
news
Lazio-Genoa, male Marinelli: i gialli restano nel taschino. E su Zaccagni…
Primo Tempo
—Primi 10 minuti di ordinaria amministrazione per Marinelli chiamato in causa un paio di volte ma mai costretto a prendere provvedimenti inevitabili. Breve check al Var ma gol valido al 16° minuto. L'agonismo sale ma non la cattiveria, il fischietto di Tivoli richiama spesso da una parte e dell'altra. Proteste al 30° in casa Lazio: Immobile va giù in un contatto Dragusin ma l'intervento del difensore genoano non è da rigore e Marinelli fa giocare. Il primo giallo arriva al 37° ai danni dia troppo distratto Cataldi che riceve l'appoggio ma non sente l'arrivo di Badelj che gli soffia la palla e viene steso. Tempo 2 minuti e Frendrup pareggia il conto dei gialli: questa volta è lui a trattenere Felipe Anderson e prendersi l'inevitabile sanzione. Al 43° riprendono le proteste biancocelesti: questa volta ad andare giù nell'area genoana è Zaccagni letteralmente travolto da Ban. Marinelli fa giocare anche dopo un check al Var: la scelta è più che discutibile.
Secondo Tempo
—Inizia la ripresa con Marinelli che interviene spesso nei primi dieci minuti scordando però i cartellini nello spogliatoio: incomprensibile il giallo non dato a Sabelli che a gomito vistosamente alto atterra Zaccagni. Al 61° giallo per Mainkowskyi che stende Marusic al limite dell'area di rigore. Giunti al 78° interventi da segnalare di Marinelli non ce ne sono sintomo di una partita alta in termini di agonismo ma mai eccessivamente cattiva. Il giallo a Malinovskyi è solo un'illusione: i cartellini nel secondo il signor Marinelli li lascia nello spogliatoio. La mancata ammonizione di Vazquez dopo l'entrata più che scomposta su Isaksen ne è la dimostrazione. Per la Lazio però tempo per un cartellino c'è: al 93° sanzionata la scivolata di un irruento Pellegrini su Gudmundsson. In occasione del fallo ammonito anche Zaccagni che con troppa foga prova a rialzare il calciatore genoano rimasto a terra. Sorte uguale spetta a Immobile che protesta troppo veementemente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA