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Lazio-Genoa, male Marinelli: i gialli restano nel taschino. E su Zaccagni…

Marinelli
Il punto sugli avvenimenti da moviola nella gara giocata dai biancocelesti con il club ligure diretta dal signor Livio Marinelli di Tivoli
Edoardo Pettinelli Redattore 

Di Gianluca Mattalini

Primo Tempo

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Primi 10 minuti di ordinaria amministrazione per Marinelli chiamato in causa un paio di volte ma mai costretto a prendere provvedimenti inevitabili. Breve check al Var ma gol valido al 16° minuto. L'agonismo sale ma non la cattiveria, il fischietto di Tivoli richiama spesso da una parte e dell'altra. Proteste al 30° in casa Lazio: Immobile va giù in un contatto Dragusin ma l'intervento del difensore genoano non è da rigore e Marinelli fa giocare. Il primo giallo arriva al 37° ai danni dia troppo distratto Cataldi che riceve l'appoggio ma non sente l'arrivo di Badelj che gli soffia la palla e viene steso. Tempo 2 minuti e Frendrup pareggia il conto dei gialli: questa volta è lui a trattenere Felipe Anderson e prendersi l'inevitabile sanzione. Al 43° riprendono le proteste biancocelesti: questa volta ad andare giù nell'area genoana è Zaccagni letteralmente travolto da Ban. Marinelli fa giocare anche dopo un check al Var: la scelta è più che discutibile.

Secondo Tempo

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Inizia la ripresa con Marinelli che interviene spesso nei primi dieci minuti scordando però i cartellini nello spogliatoio: incomprensibile il giallo non dato a Sabelli che a gomito vistosamente alto atterra Zaccagni. Al 61° giallo per Mainkowskyi che stende Marusic al limite dell'area di rigore. Giunti al 78° interventi da segnalare di Marinelli non ce ne sono sintomo di una partita alta in termini di agonismo ma mai eccessivamente cattiva. Il giallo a Malinovskyi è solo un'illusione: i cartellini nel secondo il signor Marinelli li lascia nello spogliatoio. La mancata ammonizione di Vazquez dopo l'entrata più che scomposta su Isaksen ne è la dimostrazione. Per la Lazio però tempo per un cartellino c'è: al 93° sanzionata la scivolata di un irruento Pellegrini su Gudmundsson. In occasione del fallo ammonito anche Zaccagni che con troppa foga prova a rialzare il calciatore genoano rimasto a terra. Sorte uguale spetta a Immobile che protesta troppo veementemente.