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Giordano: “La Lazio sembra uno sparring partner. Mai stati squadra”

Bruno Giordano
Intervenuto ai microfoni di RadioSei l'ex attaccante biancoceleste Bruno Giordano ha detto la sua dopo la pesante sconfitta arrivata a Bergamo

Una sconfitta che fa rumore quella della Lazio, non tanto per il risultato in se ma per la passività, la poca pericolosità e la mancanza di idee mostrate per quasi l'intero arco della partita. Una battuta d'arresto importante per una squadra che in campionavo non perdeva da 5 giornate ma che nelle ultime uscite aveva già mostrato non pochi problemi (appena 6 tiri in porta in tutto il 2024). Ai microfoni di Radio Sei l'ex attaccante biancoceleste Bruno Giordano ha detto la sua in merito al delicato momento in casa biancoceleste.

Dopo Riyad si pensava potesse essere una partita particolare, quella di ieri è molto simile. La Lazio di Sarri per ora mi sembra uno sparring partner, fa allenare le altre, forse ha perso l’abitudine a menare lei sugli altri. Con tutto il rispetto che posso avere per Luis, ieri sembrava un maestro d’orchestra che gesticolava e basta. In questo momento sono tutti non pervenuti, avevamo detto che l’Atalanta è una squadra importante. Questa stagione noi non siamo mai stati squadra. Davvero poca roba su trenta partite. Ieri vedevo Ederson dell’Atalanta che tamponava a uomo su Luis, avevano molto rispetto dell’avversario: poi dopo il gol abbiamo mollato a livello di gamba e siamo rimasti paralizzati. Un po’ di calcio in 124 anni di storia lo abbiamo visto, ora c’è un momento negativo. Ma da qui a credere che non capiamo di calcio è insultante verso i laziali.

Adesso spostare il mirino sulla società e la mancanza di calciatori però è un palliativo: la squadra a giocare fa veramente fatica. Ora non c’è da pensare ad un addio immediato di Sarri dalla Lazio, l’allenatore è importante ma non determinante: anche i calciatori devono fare qualcosa. I duelli non ci sono mai stati, forse l’unico è stato un po’ Guendouzi ma mai accompagnato dagli altri. Se ci sono problemi all’interno del gruppo legati a contratti in scadenza o fine carriera non lo so. Posso dire che queste partite non mi convincono, sia per l’allenatore che per i calciatori. In corso alla partita provo ad adattarmi, se una cosa non va bene cambio i piani: ma sono proprio le prestazioni individuali dei calciatori che non ci sono. Le vittorie con Lecce e Udinese sono valse 6 punti, ma anche lì sono state prestazioni non da Lazio. Non possiamo vedere una squadra con tanti giocatori di talento che non riesce a costruire un’azione".

 

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