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Lazio, Immobile stanco, ma rinvigorito dall’azzurro

redazionecittaceleste

E' sembrato più pimpante, Ciro, anche se sotto porta deve tornare più preciso e decisivo

Uno rigenerato, l’altro avvilito. Immobile e Luis Alberto, i due campioni e bomber biancocelesti che vivono situazioni contrapposte. Il chiaro e lo scuro, verrebbe da dire. E’ il doppio volto di una Lazio che ritorna in campo e cerca di riprendersi la Champions. Domani con lo Spezia, Inzaghi purtroppo potrà contare solo sul bomber napoletano perché il Mago sarà fuori a causa di una distorsione alla caviglia rimediata due giorni fa in allenamento. Un’assenza che si farà sentire anche per il cannoniere laziale. Pensare che Ciro aveva lasciato Formello un po’ abbacchiato perché, nonostante le vittorie della squadra, lui non riusciva a segnare e sbloccarsi, ma stavolta l’azzurro, al contrario di altre, dove spesso veniva criticato ingiustamente, l’ha rivitalizzato. E in maniera dirompente, anche perché per la seconda volta ha indossato la fascia di capitano dell’Italia. Tre partite, due gol, in quasi duecento minuti giocati. Una media eccezionale di una rete ogni sessantacinque minuti.

SFATARE IL TABU’

Era quello che desiderava più di ogni altra cosa in questo momento della stagione. Tornare a fare gol, il suo mestiere. La sua ossessione. Era quello che cercava dal sette febbraio, il giorno dell’ultimo gol segnato in campionato col Cagliari. Non è un caso che dopo la rete siglata con l’Irlanda del Nord abbia esultato con un gesto di stizza e poi subito col sorriso. Proprio quello che non gli si vedeva sul viso da tanto tempo. D’altronde, Immobile è un “animale del gol” e quando non segna, anche se è contento delle vittorie della squadra, soffre ugualmente come se a un bambino rubano la cioccolata. E’ più forte di lui. Ma è anche la sua arma, quell’incredibile voglia di andarsi a cercare e mettere sempre in area nelle condizioni migliori per essere pericoloso . Probabilmente i gol in azzurro potevano anche essere di più (timidamente gli è stato contestato perfino questo), ma a lui importava solo tornare a gonfiare la rete. E la missione è andata a buon fine. Ora è soddisfatto e carico anche per la Lazio. Vuole riprendere a segnare in maglia biancoceleste, raggiungere altri record ma soprattutto aiutare i suoi compagni a qualificarsi per il quarto posto. L’unico e ultimo obiettivo rimasto. Il più importante.

LUIS AMAREGGIATO

Chi non sorride tanto è Luis Alberto che deve fare i conti con una fastidiosa distorsione alla caviglia rimediata durante la fase finale dell’allenamento di mercoledì. Dopo aver passato un giorno intero a riposo, il giocatore ieri ha avuto un piccolo versamento e ieri in serata è andato ad effettuare i controlli in Paideia. Domani con lo Spezia non ci sarà e rischia di saltare anche la prossima col Verona. Lui non è tipo che si arrende così facilmente e il ritorno fulmineo dopo l’intervento di appendicite ne è la dimostrazione. Inzaghi è felice per il ritorno al gol di Ciro, ma deluso per non avere un giocatore fondamentale come il Mago per il suo gioco. Non sarà facile sostituirlo e i candidati sembrano essere Akpa-Apro e Pereira. Il primo non ha certo le caratteristiche dello spagnolo, ma quando è mancato Luis Alberto, il tecnico ha fatto proprio affidamento sull’ex Salernintana. Il più adatto, per qualità, è senza dubbio il brasiliano, anche per quello che ha fatto vedere in questi giorni in allenamento. L’ex United scalpita, anche perché Akpa-Apro è rientrato solo ieri e farà la sua prima e vera seduta con la squadra solo oggi. Ci vorrebbe un pizzico di coraggio e puntare su Andreas, anche perché la curiosità di vederlo all'opera dall'inizio e con più responsabilità è tanta. Da valutare Patric che ieri non si è allenato. Oggi si decide tutto.

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