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Lazio, nuovi dettagli sull’inchiesta della Procura: “30 milioni per la Salernitana”

Claudio Lotito
Emergono nuovi dettagli sull'inchiesta che lega il club biancoceleste a quello campano: ecco su cosa si starebbero concentrando gli inquirenti
redazionecittaceleste

Tornano ad aleggiare i fantasmi dell’inchiesta della procura di Tivoli su Formello. Nel mirino degli inquirenti i legami e le operazioni che hanno coinvolto Lazio e Salernitana ai tempi della doppia priorità della famiglia Lotito. Nello specifico, secondo quanto si legge su Il Fatto Quotidiano, al centro dell’inchiesta - indagati Lotito e altre sei persone, Tare compreso - ci sarebbe una cifra di circa 30 milioni erogata da Formello verso Salerno nel periodo compreso tra il 2017 e il 2021. Somma versata tramite l’acquisto di sette calciatori arrivati a Formello senza particolare curriculum e transitati senza lasciare traccia. Stando agli atti depositati, quindi, sembrerebbe che il sospetto non sia legato alle plusvalenze, ma a una segnalazione di Bankitalia risalente al 3 novembre 2022. Subito dopo, quindi, la creazione di un trust per cedere il club campano. Nello specifico, afferma il quotidiano, a destare il sospetto degli ispettori sarebbero stati i procedimenti penali a carico di Lotito e Marco Mezzaroma. Da qui la segnalazione al Nucleo Pef della Gdf di Roma per verificare nel trust ci sia siano anche “somme” di denaro “frutto di illeciti”.

A questo punto sarebbe entrato in gioco il controllo del player trading in relazione all’impatto delle plusvalenze sui bilanci. Il 28 aprile 2022 l’informativa con i risultati. Caso limite sarebbe il trasferimento di Mattia Sprocati: dalla Pro Vercelli alla Salernitana per 110mila euro nel 2017 e, un anno e 12 gol in Serie B dopo, per 3.233.498 alla Lazio che lo gira subito al Parma. Il bilancio dei campani quell’anno si chiuderà in positivo di 1.129.586 euro: per la Guardia di Finanza “la cessione alla Ss Lazio Spa (…) ha contribuito in maniera determinante alla realizzazione di tale risultato positivo”. Tra i trasferimenti coinvolti quello di Tiago Casasola, dall’Alessandria per 100mila euro a inizio 2018 e poi alla Lazio per 3 milioni senza mai vedere il campo. Discorso che si sarebbe ripetuto simile per Andrea Marino, Emanuele Cicerelli, Mattia Novella e Biagio Morrone, portando un totale di 9,8 milioni ai campani, che chiudono così il bilancio con un’utile di 610.565 euro. Ultimo tassello il trasferimento di Akpa Akpro che la Lazio acquista per 13,4 milioni, portando il totale a 29,2 milioni di euro.

Nella prima assemblea con il nuovo proprietario (13 gennaio 2022), lo stesso Danilo Iervolino, insospettito, avrebbe messo a verbale di prendere “le distanze dalla precedente gestione”. Lato Lazio, invece, i legali puntano a dimostrare la regolarità degli acquisti tramite i bonifici effettuali. Il 15 maggio scorso dalla procura di Tivoli la comunicazione, dopo un’istanza tecnica delle difese, volta a sostenere che “ancora nessuna documentazione relativa alle ipotesi di emissione e utilizzazione di false fatture (…) è stata trasmessa nelle successive informative”. Gli inquirenti, inoltre, notando come le assemblee e le approvazioni dei bilanci del club campano siano andati in scena presso la sede della Lazio, ribadiscono il sospetto che “tali documenti fiscali siano stati creati proprio in Formello”.