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Lazio-Juve, Tudor: “Mancato poco, trasformiamo l’amarezza in spinta positiva”

Tudor in conferenza
Le parole dell'allenatore biancoceleste, intervenuto pochi minuti dopo il triplice fischio del match dalla sala stampa dello stadio Olimpico
Michele Cerrotta

Basta un gol alla Juventus per centrare la qualificazione alla finale di Coppa Italia. Una serata amara per la Lazio che gioca però una grandissima partita, battendo per la seconda volta in poche settimane i bianconeri. Un risultato che serve a poco in ottica trofeo ma che può servire a molto per gettare le basi per il futuro. Al termine del match, intanto, è intervenuto in conferenza stampa l'allenatore biancoceleste Igor Tudor. Queste le sue parole.

Quanta amarezza c’è?

Tanta amarezza. Siamo ovviamente dispiaciuti ma facciamo i complimenti alla Juve. Penso che abbiamo fatto una grandissima gara, abbiamo dato tutto. Eravamo vicini, purtroppo non è bastato”.

Che risposte sta avendo da chi entra in panchina?

La squadra è metallizzata, ha voglia di fare. Non posso dire di un allenamento senza il giusto comportamento. È una cosa importante”.

Pensa ci sia stato un calo fisico nel finale?

No, abbiamo incontrato una squadra con una fisicità di livello mondiale. Noi abbiamo provato anche con i cambi, ma veniamo da un periodo con tante partite e con ragazzi che sono andati oltre, diversi avevano vari fastidi. Però la strada è questa, la mentalità è quella giusta. Il comportamento è giusto sia in attacco che in difesa, non è bastato ma ora guardiamo con ottimismo al futuro e pensiamo a sabato”.

La preoccupa l’amarezza di questa serata per il rush finale?

Solo positivamente. C’era tanta tristezza e dispiace, ma anche tanto orgoglio e consapevolezza. Abbiamo battuto due volte in tre gare la Juve, è tanta roba. Esco da questa gara con questa sensazione positiva, nonostante l’eliminazione”.

Può essere questo rush finale un trampolino per la prossima stagione? Qual è l’obiettivo?

L’obiettivo è provare a vincere il più possibile. Penso che poi sia chiaro che manchi poco, ma c’è da riflettere anche su come era costruita la squadra. L’idea iniziale era un altro calcio, ora dovremo sicuramente migliorare sul mercato. Penso servano giocatori con più gamba”.

Come mai ha tolto Felipe Anderson?

Doveva uscire già all’intervallo, aveva un piede spaccato. Poi ha stretto i denti ed è rimasto in campo un po’ di più”.

Sta crescendo il feeling con la squadra.

Sono uscito da ogni allenamento con la Lazio felice perché non si è sbagliato niente. Ci sono ragazzi meravigliosi, con cui si crea rapporto dal primo giorno. E questa è una cosa che mi piace, serve la voglia per fare certe cose. E da parte mia c’è la necessità di adattarmi al gruppo. E io sono felice di come sta andando”.

Castellanos si è sbloccato. Ci ha parlato? Che ne pensa?

È un ragazzo meraviglioso, che a volte si fa pesare troppo il fatto del gol. È generoso, è uno che ha movimenti e gol. Sono felice per lui, contento. L’attaccante vive per il gol. Il cambio? Usciot per scelta tecnica”.

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