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Lazio, l’ascesa di Milinkovic: da soldato semplice a Sergente

Il centrocampista serbo ha ripreso la sua ascesa ed è tornato ad essere fra i migliori interpreti europei del suo ruolo

redazionecittaceleste

ROMA - E' diventato un idolo della tifoseria laziale sia per le prestazioni stratosferiche offerte in campo che per il suo stile spavaldo sui social che fa spesso il verso al suo soprannome "Il Sergente", Milinkovic è tornato ad essere Mister 100 milioni. La Serie A lo ha celebrato su Twitter come il miglior giocatore del mese di gennaio: "Efficienza tecnica al 95%. Determinazione sia in fase di possesso, sia in interdizione. Completa il 50% dei passaggio al alto coefficiente di difficoltà. Sergej Milinkovic-Savic e l'MVP della Serie A di gennaio".

Quando arrivò alla Lazio nell'agosto del 2015, dopo aver detto no alla Fiorentina, era poco più di un ragazzo di belle speranze. Reduce da un mondiale Under 20 vinto con la sua Serbia, ma difficile da collocare tatticamente. Tanto è vero che con Pioli ed Inzaghi nella sua prima stagione non giocò tantissime partite. Trequartista o mezzala? Il dilemma alla fine si è risolto con la seconda opzione, intuizione felice del mister biancoceleste, che ha forgiato uno dei centrocampisti più completi d'Europa. Sergej segna (già 4 reti in campionato), sforna assist (6) e si danna l'anima per la squadra, tanto che ha una media di 11,258 km a partita. Sta ritrovando una continuità di rendimento che lo ha reso ancora più indispensabile. In più, con Lulic e Parolo raramente in campo, ha assunto anche il ruolo di vice capitano dietro a Immobile.

Milinkovic-Savic

Milinkovic ha cominciato a cavalcare il proprio soprannome anche sui social. Il centrocampista biancoceleste pubblica molto spesso post spavaldi o a carattere militaresco che lo vedono incarnare il solo ed unico Sergente della S.S.Lazio. Da un po' di tempo si è affidato alla Pop Sports, un'agenzia specializzata che ha parecchi giocatori di Serie A fra i suoi clienti. I fondatore Francesco Facchinetti e Francesco Pivetti hanno detto su Sergej: "E' stato il primo ad affidarsi a noi, anche se all'inizio era scettico".