Lazio-Lecce, Immobile a Sky: “Aspettiamo sempre lo schiaffo, sembra che abbiamo paura di decollare”

È tornato al gol, non è bastato per i tre punti ma la speranza è che possa dare un nuovo sprint per il rush finale a lui e alla Lazio. Al termine del match, è intervenuto ai microfoni di Sky SportCiro Immobile. Queste le sue parole. “Questa è stata un’annata poco fortunata per me, ma è importante che la squadra stia facendo un campionato importante. Dispiace che dobbiamo sempre aspettare lo schiaffo per reagire, sembra che a volte abbiamo paura di decollare. Sicuramente il gol a fine primo tempo non ci ha aiutato mentalmente, si è visto a inizio ripresa. Adesso dobbiamo scacciare via un po’ di negatività, ne ho avuta addosso tanta quest’anno. Sto lavorando più mentalmente che fisicamente, è stata dura e ci si è messo di mezzo l’incidente. È successo di tutto, è importante che la squadra continui a lottare come fatto stasera anche dopo il 2-1.

Arrabbiato? No, ma mi aspettavo di vincere. Un po’ di amarezza c’è. Gli equilibri sono sottili, gli episodi devono capitare a favore: devi scendere in campo determinato ma non nervoso. Se capiamo questo raggiungiamo l’obiettivo. Voglio fare un plauso ai tifosi, ci stanno aiutano in tutto e per tutto e hanno capito il momento. Il gol è un segnale importantissimo per me, voglio pensare positivo. Sono convinto che vedendomi sorridere al gol la squadra ha capito che ci sono e può contare su di me. È una responsabilità che ho assunto da tempo, so che lottiamo con grandi squadre che ce la metteranno tutta per l’obiettivo ma lo faremo anche noi.

Credo che la squadra abbia messo tutto in campo, abbiamo fatto una buona partita tecnicamente. C’era stata una palla di Sergio che poteva andare come con Luis. Abbiamo bisogno di serenità e positività, lo si evince dal primo gol subito: non lo devi prendere a dieci secondi. Visto che l’equilibrio è sottile se ti fai girare a favore l’episodio finisce 1-0 e vai a giocare sereno il secondo tempo. Abbiamo sofferto il gol, si è visto a inizio secondo tempo. Non è colpa del fisico, si è visto perché poi abbiamo pareggiato. Dobbiamo essere meno nervosi e più lucidi”.