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Lazio-Lecce, Sarri in conferenza: “Punto che può essere importante. A Lotito…”

Maurizio Sarri
Le dichiarazioni dell'allenatore biancoceleste al triplice fischio della partita giocata questa sera allo Stadio Olimpico contro il Lecce
redazionecittaceleste

Al termine della partita, è intervenuto in conferenza stampa l'allenatore della LazioMaurizio Sarri. Queste le sue parole.

Prima della gara ha detto che questa sera avrebbe visto come sta la Lazio. Che squadra ha visto? È preoccupato?

Lo ero più sabato dopo la partita, avevo visto una squadra spenta e senza sussulti. Stasera ho visto momenti negativi, non si può prendere il primo gol su un fallo laterale a 75 metri dalla nostra porta a fine primo tempo. E non si può rientrare in campo travolti da quell’episodio per altri dieci minuti fino a mandarli comodamente in vantaggio. Ma ci sono anche aspetti positivi: buone giocate nel primo tempo, reazione veemente nel finale. Dalla panchina avevamo la sensazione di poterla vincere, l’inerzia era ormai dalla nostra parte. Ho visto un Immobile e un Milinkovic diversi dalle ultime prestazioni. Se li recuperiamo completamente possono fare la differenza. Non è mai stato il nostro forte la gestione delle partite, ma ho visto anche aspetti decisivi. E poi non scordiamoci che un punto preso così alla fine potrebbe anche essere roba seria”.

L’assenza di Cataldi è una coincidenza o ha determinato uno scompenso negli equilibri?

Per questo vi dico da un anno che Marcos Antonio è un gran giocatore ma ho difficoltà a farlo giocare. Se potessi scegliere non lo farei mai giocare con questi due interni: quando perdi di mano la partita vai troppo in sofferenza così. Questo centrocampo per caratteristiche non è ben amalgamato. Ma al momento questa è la situazione e con un po’ di scaltrezza stasera potevamo venire a capo della situazione. Abbiamo anche fatto momenti buoni paragonabili alla gara col Sassuolo”.

Ha qualcosa da dire sull’arbitraggio?

Non so che dire sugli episodi, ero lontano. Mi sembrava un fallo netto su Basic ma se il Var non è intervenuto sarà stato fuori area. A me Maresca piace, ma quando perdono di mano il controllo della partita a livello di minutaggio la cosa mi disturba. Poi si parla delle differenze col calcio estero: non ho mai visto una squadra permettersi questo in un anno di Premier, nonostante gli arbitri inglesi siano più scarsi. Ma questo non te lo permettono”.

In questi ultimi anni la Lazio è spesso arrivata alla fine a giocarsi il quarto posto. Ha qualcosa da dire ai tifosi?

Questa partita ci dà anche segnali di poter uscire da un momento delicato, la squadra non è stata piatta come a Milano. Questo è un segnale, solitamente nei momenti più intricati si esce con un pari. Speriamo che anche questo sia un buon segnale. Lo è anche la crescita di condizione di due giocatori per noi importanti. Ma non possiamo prendere un gol come quello a fine primo tempo, né di accusarlo talmente tanto da rientrare con quella mollezza mentale. Ma il segnale di risveglio c’è stato, anche la bella reazione e un punto che potrebbe far comodo. La negatività è l’unica cosa che non ci serve: dobbiamo essere realisti, capire che non sarà facile e che dobbiamo uscir da una situazione delicata. Ma bisogna anche avere la positività di immaginarsi qualcosa che a inizio stagione non era facilmente preventivatile: se vado a giocarmi qualcosa di bello ci devo andare con un atteggiamento positivo”.

C’è stato un confronto con Lotito? C’è la sensazione che in questo momento per la Lazio non andare in Champions sarebbe un fallimento?

Quindi fai parte dei giornalisti che a inizio anno con la griglia ti mettono settimo, poi arrivi quinto e ti parlano di fallimento. Non sarebbe affatto un fallimento, se rimane fuori qualcun altro lo sarebbe, per noi no. Nessuno ci aveva pronosticato in Champions. Poi se qualcuno dice cazzate non mi riguardano. Sappiamo quali punti di forza abbiamo, ma anche di avere dei punti deboli. Sappiamo che possiamo rimanere fuori, ma siamo lì e a questo punto si gioca. Lotito l’ho visto, stava mangiando una pizza ma non ci ho parlato”.

Sembra che la Lazio gestisca male i momenti delicati, manca serenità?

Non lo so, è una cosa talmente distante dal mio modo di pensare… io ho allenato a Napoli, il Chelsea, la Juventus. Tutta questa pressione addosso non l’ho mai sentita, faccio difficoltà a capire come la sentano i giocatori. Che hanno scritto sui social? Ma che caz*o me ne frega. Preferisco uno che viene e dice ‘ascolta testa di caz*o, ti devo dire una cosa’. Non capisco come certe pressioni possano ricadere addosso ai ragazzi, anche se capisco che ora siano tutto-social e pensano che sia la vita vera, poi ci cascano dentro. Formello non mi sembra un ambiente che mette grande pressione. Dovessi dare un consiglio al presidente gli consiglierei due-tre persone un po’ più avvelenate”.

A livello di psicologico che importanza può aver il pareggio?

Vedendo rientrare i giocatori c’era più la sensazione dell’occasione persa. Vediamo di portare via la gara con la sensazione di un punto che può tornare comodo”.

Massimo Maestrelli oggi ha detto: “Maurizio come Babbo difende sempre la Lazio, guai a chi gliela tocca”. Si riconosce in questo binomio? Il legame che si è legato le dà più responsabilità?

È un pubblico che lo meriterebbe, ci piacerebbe a tutti potergliela regalare e far vedere loro grandi partite. Ci stiamo provando, poi quando parlo con voi sinceramente non mi importa niente. Cerco di utilizzarvi per far arrivare messaggi rivolti alla squadra, all’ambiente, al pubblico. Il legame forte deve essere con la Lazio nella globalità. Bisogna innamorarsi di Formello, dei magazzinieri e del suolo. Dei tifosi, dei giocatori, di Olympia quando passa da Formello e la vedi nel prato. Poi c’è il giorno in cui vedi la maglia e ti ci identifichi. Quello pensa sia la cosa più bella che può succedere a chi fa il nostro lavoro. Smettere di sentirsi un corpo estraneo e sentirsi parte dell’ambiente. Un procuratore tempo fa mi ha detto di offerte importanti all’estero, ho risposto che a me non importa nulla. Poi nella vita tutto può cambiare, ma al momento è così”.

Ritiene che il Lecce abbia avuto meriti? Com vede la corsa salvezza?

Penso sia quasi salvo: ha vantaggio e uno scontro diretto da giocare in casa. Non è facile giocare contro il Lecce: è aggressiva ma ha anche giocatori che non sprecano la palla. Ogni tanto improvvisamente concede dei canali dentro il campo da poter attaccare e quello potevamo sfruttarlo meglio. Ma il Lecce ha fatto indubbiamente una buona partita e ha dei meriti”.