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Lazio, Ledesma su Scaloni: “Grande rapporto, malato di calcio già all’epoca”

Cristian Ledesma
Le parole dell'ex capitano biancoceleste sul tecnico dell'Argentina, laureatosi campione del mondo nella finale di domenica contro la Francia

redazionecittaceleste

Ne aveva parlato Libor Kozak, in un’intervista a un portale ceco, del terzetto formato da Lionel Scaloni, Matuzalem e Cristian Ledesma. Proprio quest’ultimo, intervenuto oggi sulle frequenze di Radiosei, ha confermato lo speciale rapporto nato ai tempi della Lazio che lo lega al tecnico neo campione del mondo con l’Argentina.

Avevamo stretto una grande amicizia con Lionel” spiega Ledesma. “Lui è stato un punto di riferimento, un calciatore importante. Mi aspettavo potesse diventare anche un bravo allenatore. Era malato di calcio già all’epoca, seguita tutto, era predisposto e interessato alle questioni tattiche. Eravamo io e lui a cucinare l’asado e ricordo una volta in cui abbiamo cucinato 60kg di carne. Ci abbiamo messo ore, dovevamo sfamare tutto lo staff. La nostra Lazio piaceva alla gente, anche se c’era la problematica tra tifosi e società. Abbiamo fatto molto a livello di squadra e abbiamo posto le basi per quanto avvenuto in seguito. Il Mondiale l’ho seguito con piacere, prestando attenzione al percorso dell’Argentina. Mi è piaciuto che Messi si sia caricato sulle spalle la nazionale”.

Quindi, anche Ledesma chiude con un pensiero per Sinisa Mihajlovic. “Sono molto rispettoso in questi casi. Non ero amico di Mihajlovic, ma l’ho conosciuto e ci siamo incrociati spesso. Ho il massimo rispetto per lui e per la sua famiglia, ho anche avuto modo di conoscere uno dei suoi figli avendolo allenato alla Luiss. C’è dispiacere, le persone come lui però non muoiono: restano. Per come ha affrontato la malattia, sempre mantenendo il sorriso, è stato un esempio per tutti”.