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Lazio, Luis Alberto è la luce. Chiude la gara sotto le gambe di Ilic

redazionecittaceleste

Ancora una volta da subentrato, ancora una volta decisivo. Luis Alberto è la luce biancoceleste e lo dimostra segnando sotto le gambe di Ilic

La palla al dieci è una delle regole non scritte del calcio. Nel caso della Lazio la legge non scritta diventa un dettame; se la palla la ha Luis Alberto si possono dormire sogni tranquilli. Dopo tre partite consecutive, tra campionato e coppa, lo spagnolo torna a sedersi in panchina. Zero malumori, gestione sensata da parte di Sarri, allenatore minuzioso attento al dettaglio che di errori di questo tipo ne commette pochi. Spazio a Basic, autore di una partita in chiaroscuro e che di certo maledirà la mano salva risultato di Montipò sul suo bolide dai 25 metri. Cioffi si incolla agli uomini di Sarri, le trame non si trovano e nel secondo tempo è ovvia la necessità del Mago. Di certo è un bel lusso quello del tecnico della Lazio poter voltarsi in panchina e vedere un giocatore del calibro di Luis. Al 55° allora Sarri lo lancia proprio al posto di Basic.

Il sostituto

Per i primi dieci minuti di partita divide il campo con Milinkovic e Marcos Antonio. Poi Sarri toglie il brasiliano e lancia in campo Vecino formando un reparto di centrocampo anonimo ma assolutamente funzionale. Minuti di rodaggio i primi del Mago che tenta un sombrero senza esito appena entrato, poi aumenta i giri del motore sfiorando il secondo palo dopo una bellissima azione di gruppo. Il calcio regala sempre qualcosa di meraviglioso. E' Ilic-Luis Alberto il duello più bello della seconda frazione di gioco. Una manata del serbo allo spagnolo scalda gli animi. Luis si rialza in silenzio, il quattordici scaligero sfiora il pareggio al 90° e al 95° chiude la gara con un preciso rasoterra che si insacca alla destra di Montipò passando sotto le gambe proprio di Ilic, quello che doveva essere il suo sostituto. La staffetta? La prossima volta. 

Subentrato

Per la terza volta Luis entra a gara in corsa e per la terza volta arrivano i tre punti. Il Mago è tornato protagonista di questa Lazio a tutti gli effetti. Poco importa se non si capisce la sua gestione, quello è un discorso tra lui e Sarri e la comunicazione c'è e funziona benissimo. Ciò che conta è che per la terza volta, la seconda consecutiva, lo spagnolo finisce sul tabellino dei marcatori. Palla in buca d'angolo, dito all'orecchio a far alzare ancora di più i decibel dell'Olimpico poi maglia tesa a far vedere nome e numero. Il dieci c'è ed è meravigliosamente magico.