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Lazio, Maximiano: “Lavoro per essere pronto. Il calcio qui è passione”

Luis Maximiano
Il portiere biancoceleste Luis Maximiano è intervenuto ai microfoni ufficiali della società raccontando i primi mesi vissuti nella Capitale

redazionecittaceleste

Un investimento importante, intorno ai 10 milioni di euro, la titolarità alla prima di campionato poi lo sciagurato errore dopo appena 5 minuti. L'avventura di Luis Maximiano con la maglia della Lazio è iniziata virtualmente ma, in maniera concreta, non è mai partita. Le possibilità di giocarsi le sue carte sono poi state abbassate anche dalle grandissime prestazioni offerte da Provedel che si è anche guadagnato la Nazionale. Il portiere classe '99 ha dovuto fare anche i conti con una borsite che non gli ha permesso di allenarsi al meglio. Ai microfoni ufficiali della società Luis Maximiano ha raccontato questi primi mesi in biancoceleste.

Maximiano dopo l'espulsione

Dopo lo sfortunato episodio di Lazio-Bologna prosegue la tua avventura in biancoceleste. Lavori tanto per farti trovare pronto nel caso in cui il mister te lo chiedesse.

"Sì noi come calciatori dobbiamo essere sempre pronti perché non sappiamo quando arriverà il nostro momento. Credo che queste tipo di cose possano succedere in una carriere, sono più giovane e non avevo mai passato qualcosa del genere però tutto ti fa crescere e continuiamo".

Che gruppo hai trovato alla Lazio? C'è un gruppo davvero niente male che lavora in funzione dei risultati di squadra. Cosa hanno portato le vittorie dell'ultimo mese?

"Io credo che nel calcio le vittorie siano molto importanti e per noi sono più importanti perché se dai fiducia a tutti i calciatori, tutti sono in grado di aiutare la squadra. Il gruppo è bello, stiamo bene insieme e lavoriamo tutti i giorni facendo quello che il mister chiede. La stagione è ancora lunga e c'è tempo per giocare. Siamo contenti per i risultati".

Il secondo posto certifica le ambizioni della Lazio. Una squadra che punta sempre in alto. Che tipo di campionato è la Serie A rispetto alla Liga?

"E' un campionato molto competitivo. Non si possono lasciare punti se vogliamo essere in alta classifica e mi ha sorpreso per la competitività. Sette, otto squadre che sono in altissima classifica tutte le giornate tentano di prendere punti".

Che tifo è quello che hai trovato. Un tifo viscerale, passionale. Come si vive il calcio nella Capitale?

"La verità è che è un tifo estremamente passionale. Il calcio qui si vive con molta passione, il calcio qui è meraviglioso. Il derby è un'esperienza bellissima".

Te lo aspettavi così caldo?

"Sì, lo speravo esattamente così. Un ambiente molto caldo".

Com'è andare sotto la Nord dopo aver vinto il derby?

"Bellissimo, perché tutti insieme siamo più forti".