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Lazio, Milinkovic segue De Bruyne, Neymar e Messi. Lotito sogna il rinnovo

Milinkovic
Il patron biancoceleste sogna di trattenerlo e portarlo in Champions con la Lazio, Sergej dimostra ancora di avere numeri incredibili, da top

redazionecittaceleste

Uno disegna calcio da anni nei palcoscenici più importanti d’Europa. L’altro invece continua a deliziare i tifosi della Lazio con giocate da extraterrestre. Uno da quest’anno serve assist a chi sta distruggendo ogni record e ogni logica, l’altro da anni ormai regala passaggi vincenti al re dei marcatori italiani. De Bruyne da una parte, Milinkovic dall’altra: il belga secondo, il serbo terzo nella classifica del maggior numero di assist serviti in questa stagione. Al primo posto in coabitazione Neymar e Messi con 7, ma loro fanno un altro sport. Comunque sia, impossibile non notare anche a livello europeo la crescita del Sergente.

Claudio Lotito e Sergej Milinkovic-Savic

Milinkovic figura anche nella per duelli effettuati (100, settimo posto), duelli vinti (56, nono posto) e duelli aerei vinti (17, sesto posto), secondo i numeri riportati dal CorSport. L’anno scorso è stato il miglior assistman della Serie A, quest’anno punta a bissare e migliorarsi visto l’inizio di stagione. A un calciatore simile manca solo la Champions: lui spera di giocarla, la Lazio di portarcelo senza doverlo vendere. Nessuno infatti sembra essersi arreso: da Sarri che voleva tenerlo a Immobile che non voleva vederlo partire. Ed è difficile dargli torto, visto il feeling calcistico tra i due: assist di uno, gol dell’altro. È una sentenza.

E il futuro? Milinkovic alla Lazio è felice, si trova bene, vive sereno. Eppure sogna la Champions. E ha il contratto in scadenza nel giugno 2024. Uno scenario da non sottovalutare, da tenere in considerazione e da risolvere. Per questo Lotito punta dritto verso il sogno rinnovo. Al termine della campagna elettorale, tra una settimana, tornerà stabilimenti a Roma e fisserà tempi e modi per contattare Kezman. Il procuratore vorrebbe aspettare la fine del Mondiale, in questo caso se ne parlerebbe a gennaio durante il mercato invernale. E i rischi saranno vedenti. Starà a al presidente biancoceleste eventualmente sapere come resistere agli assalti ancora una volta.