Un colpo duro alla schiena contro il Torino e il dubbio sul vederlo in campo contro il Milan. L'interrogativo sulla presenza di Immobile in quel di San Siro, vista il lavoro personalizzato svolto in palestra ieri, è d'obbligo. Ciro però ha ben abituato i tifosi della Lazio nel corso delle stagione e per tirarsi indietro il problema deve essere realmente proibitivo. In una partita come quella di oggi però è proprio lui la chiave per provare a infrangere un tabù come quello rappresentato dalla casa del Milan (espugnata appena 11 volte in Serie A). Il suo ultimo timbro a San Siro spezzava un digiuno lungo addirittura 30 anni. Il 3 novembre 2019 il suo colpo di testa apriva i conti dell'1-2 finale poi firmato Correa. Un gol, quello di Immobile, di importanza storica.
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Nel mirino di Ciro i 200 gol con la Lazio. E con il Milan ha un conto in sospeso
Importante non solo per i 3 punti arrivati in uno stadio ostico per tradizione ma anche e soprattutto perché quel sigillo era il numero 100 in maglia Lazio. Oggi Ciro è a quota 198, recordman di tutti i temi in biancoceleste e a -2 da quota 200. Il traguardo non è impossibile da raggiungere già oggi contro quel Milan contro il quale aveva trovato anche la prima tripletta con l'aquila sul petto (10 settembre 2017, Lazio-Milan 4-1). Contro quel Milan con il quale c'è ancora un conto in sospeso: nell'estate del 2016 infatti, prima di approdare a Formello, Immobile era stato sedotto e poi abbandonato proprio dai rossoneri. Una decisione che Ciro non ha mai dimenticato e che cerca di non far dimenticare mai neanche ai meneghini.
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