Ripartire dopo la debacle in Supercoppa per continuare la corsa verso la Champions, senza pensare ad assenze proprie e altrui. Il diktat è chiaro per la Lazio e i giocatori lo dimostrano subito in campo: attenti e concentrati contro un Napoli che gioca la partita senza aspettare. I primi dieci minuti scorrono via però senza grandi emozioni, ci prova allora Isaksen al 13’, imbeccato da Luis Alberto, a suonare la carica: il suo mancino dal limite finisce alto di poco sopra la traversa. È uno dei pochi squilli di un primo tempo che scorre via con tanta lotta in mezzo al campo ma con poche azioni fin dentro le aree di rigore. Proprio il danese, tra i più ispirati per tutto il primo tempo, prova ancora la soluzione persone al 44’ con una conclusione da fuori area che finisce nuovamente fuori di un soffio. Si va all’intervallo senza recupero.
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Lazio e Napoli non si fanno male, ma i rimpianti sono tutti biancocelesti
Si riparte senza cambi e con la Lazio che va subito all’attacco: Luis Alberto scodella verso l’area per Castellanos che in sforbiciata trova un gol capolavoro, Orsato annulla per un fuorigioco confermato anche dal Var. Al 49’ arriva il primo cartellino del match per Demme, che dopo essere stato saltato da Felipe Anderson stende il brasiliano. Sei minuti più tardi ammonito anche Romagnoli per un intervento sulla linea del fallo laterale. Al 50’ arriva il primo cambio: fuori Demme, dentro Gaetano. La Lazio prova ad alzare i ritmi e schiaccia il Napoli nella propria metà campo, ci prova Cataldi dalla distanza e sfiora il palo, risponde al 67’ Gaetano ma la palla finisce ancora fuori. Due minuti dopo viene ammonito anche il secondo centrale della Lazio, Gila, per un presunto fallo al limite dell’area su Politano. Al 71’ cambia anche Sarri: fuori Lazzari, dentro Pellegrini.
Spreca l’occasione la Lazio al 75’: bella palla in verticale di Guendouzi per Isaksen che non calcia e mette dentro per Castellanos che, di tacco e in corsa, non trova la porta. Cambia ancora Sarri due minuti dopo: fuori Guendouzi, dentro Vecino. Risponde Mazzarri al 79’: fuori Raspadori e Mario Rui, dentro Ngonge e Mazzocchi. Tre minuti dopo il fallo di Cataldi regala una punizione pericolosa al Napoli e porta all’ammonizione del centrocampista che, diffidato, salterà la gara con l’Atalanta. Chiudono i cambi Sarri e Mazzarri all’84’: nel Napoli fuori Politano e Zielinski, dentro Lindstrom e Dendoncker; nella Lazio fuori Isaksen e Cataldi, dentro Pedro e Rovella. L’assalto finale però non basta: nel quarto dei cinque minuti di recupero concessi viene ammonito Ostigard, sull’angolo conclusivo si infrangono le speranze biancocelesti. Finisce senza reti, la Lazio resta avanti negli scontri diretti ma spreca una buona occasione contro una diretta concorrente.
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