Insieme per 6 anni, dal 2015 al 2021: Marco Parolo e Sergej Milinkovic-Savic hanno condiviso a lungo le chiavi del centrocampo della Lazio. Oggi opinionista per Dazn Parolo è intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport per parlare proprio del fuoriclasse serbo, dagli inizi con Pioli fino a quello che può essere il suo futuro.
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Parolo: “Non sarei sorpreso se Sergej restasse. Lui e la Lazio grandi insieme”
Il primo ricordo?
"Arrivò tre giorni prima della finale di Supercoppa contro la Juve, mi fiondai a guardare alcuni video. Tempo dopo, in una partitella, dissi al vice di Pioli che quel ragazzo aveva i colpi veri, da star. A Inzaghi piaceva far giocare contro i titolari. Provavo a metterlo in difficoltà, gli è servito. Tare lo ha sempre trattato come un figlio".
È ciò che serve al Milan?
"Se dovesse arrivare, i rossoneri dovrebbero adattarsi a lui. Pioli lo faceva giocare trequartista. Ma non sarei sorpreso se rimanesse. Lui e la Lazio sono diventati grandi insieme e non ha mai puntato i piedi per andare via. Ma se vuole fare il salto il momento è questo".
In cosa è cambiato?
"Ora in mezzo comanda lui, meritare di giocare la Champions ogni anno. Chiunque lo acquista farà di certo un affare".
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