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Lazio, il problema delle seconde linee: l’ostacolo di Mau

Vecino
La Lazio e la sindrome della 'coperta troppo corta': difficoltà per rotazioni e cambi. Poche alternative per mister Sarri di nuovo in emergenza

redazionecittaceleste

Sono diverse stagioni ormai che uno dei principali problemi è proprio questo. E in tanti si chiedono che Lazio sarebbe con quelle famose seconde linee che mancano da troppo tempo.

Tra gli impegni di Coppa e gli infortuni, i biancocelesti arrivano spesso con gli uomini contati. Non ci sono alternative comparabili ai titolarissimi. Un esempio lampante è stato il match al Dall’Ara con gli innesti di Basic, Cataldi e Cancellieri: la partita è rimasta pressoché identica. E Sarri ormai non riesce nemmeno ad esaurire tutti gli slot che avrebbe a disposizione. Sì perché il problema è che non ha uomini sufficienti. Per la gara di giovedì – con vista sul derby- Mau applicherà per forza di cose un po’ di rotazioni. Cambi obbligati dovuti ai troppi impegni ravvicinati e alle poche alternative. Vecino al centro del campo è tra le poche certezze di Sarri (in quanto salterà l’impegno di domenica per squalifica).

Dopo il riposo concesso ieri, oggi i biancocelesti hanno ripreso gli allenamenti per la preparazione del match contro l’AZ. Probabilmente verrà riconfermato Maximiano tra i pali. Solita difesa a quattro con Lazzari, Casale, Patric (da valutare) e Marusic. Basic al posto del Sergente (scarico nelle ultime gare) assieme a Vecino e Luis Alberto. Tridente offensivo un po’ rivisitato con Cancellieri (al posto di Pedro), Felipe Anderson e Zaccagni (quest’ultimo nella lista dei diffidati assieme a Romagnoli, Patric e Milinkovic). Contro la Roma invece Cataldi dal 1’ in cabina di regia (anche se non al top per via di qualche fastidio al ginocchio), così come Milinkovic che invece il derby di andata lo saltò per squalifica.