È passato più di un anno e nel mezzo ci sono state sentenze. Eppure, ancora oggi, la Lazio e i suoi rappresentanti sono costretti a fare i conti con il noto caso tamponi. Questo perché è stato riportato in auge dal servizio recente di Report, con il professor Andrea Crisanti - volto noto dallo scoppio della pandemia - che ha dato un giudizio abbastanza netto. Quale? Secondo lui, Immobile avrebbe giocato da positivo contro il Torino nell’ottobre 2020. Ivo Pulcini, medico della Lazio, ha voluto allora rispondere a Crisanti con un lungo post Instagram ricondiviso anche dallo stesso Immobile. Di seguito quanto scritto. “Caro prof. Andrea Crisanti, la positività di un tampone va accertata dal medico. E lei non è legittimato a fare delle affermazioni pubbliche, anche nel rispetto del codice deontologico, che potrebbero mettere in cattiva luce l'operato di onorati colleghi abituati a lavorare sul campo, piuttosto che dietro un teleschermo.
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Lazio, Pulcini a Crisanti sul caso tamponi: “Ecco la verità su Immobile”
Le parole del medico sociale biancoceleste affidate a un post social dopo l’ennesima accusa infondata a distanza di oltre un anno dai fatti
Ciro Immobile era negativo senza se e senza ma. L'hanno confermato anche noti scienziati, dopo aver esaminato tutta la documentazione. Infatti, il 26 ottobre 2020, è risultato dubbio positivo alle 9:00, negativo alle 9:30, ancora negativo dopo altri tre tamponi e negativo anche dopo un test sierologico con normali IgG e IgM, prima di partire per Torino. Naturalmente non è partito per Brugges, come invece ha potuto fare, con il permesso della UEFA, Pereira, positivo come lui il 26 ottobre 2020 e negativo il 28, dopo 2 giorni! Dopo queste informazioni, sarebbe capace di affermare nuovamente che Ciro era positivo? I giornalisti difendono la notizia, noi medici la vita e i magistrati la verità. Il valzer dei tamponi ne è la prova. Esso ha sorpreso prima di tutti noi della Lazio.
Infatti il Presidente Lotito ha voluto vederci chiaro e, su consiglio della stessa FIGC, ha scelto, per le controanalisi, un laboratorio terzo, super partes: il Campus Biomedico, presso il quale, il 6 novembre, Ciro è risultato positivo. A questo punto ci siamo arresi, anche perché finalmente del caso se ne è occupata direttamente la ASL. Il serio Magistrato di Avellino, però, non sembrava tanto convinto e quindi ha nominato un CTU, il quale, attraverso il DNA, ha accertato l'identità del tampone di Ciro e la sua NEGATIVITÀ. Per chiudere in modo definitivo: Ciro Immobile era negativo sia il 26 ottobre, sia il 2 Novembre e finanche il 6 novembre. Quis habet auries audiendi audiat! E, per fare piacere al mio Presidente e amico Claudio, latinista, concludo con un epigramma: 'Claudite iam rivos, pueri, sat prata biberunt’”.
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