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Lazio-Roma, Sarri in conferenza: “Via da qui? Solo per un motivo. È inaccettabile”

Sarri
Tutte le parole dell'allenatore biancoceleste direttamente dalla sala stampa dell'Olimpico poco dopo il triplice fischio della stracittadina

Al triplice fischio vince l'equilibrio con Lazio e Roma che non si fanno male e si accontentano di uno 0-0 che forse, a entrambe, serve a poco. Emozioni che per essere trovate vanno cercate esclusivamente nel primo tempo con la ripresa giocata all'insegna dell'agonismo e poco più. Al termine della gara Maurizio Sarri ha commentato in conferenza stampa la prestazione dei suoi. È

Mou ha parlato di una Roma in controllo, lei ha avuto la sensazione che la sua Lazio abbia avuto il controllo e ha avuto la sensazione di poterla vincere?

"Io sono soddisfatto: dal primo caratteriale abbiamo fatto una gara di spessore come con Fiorentina e Feyenoord. Paura di perderla non ho mai avuta però palle gol pulite e nette sono state nostre. Poi è ovvio se un derby non lo puoi vincere non lo devi perdere. Non è una gara normale. Io più ne gioco peggio sto, la sento sempre di più. Abbiamo ritrovato capacità di stare corti, solidità difensiva. Una gara come questa con la pericolosità offensiva dello scorso anno la si vinceva".

Ha la sensazione che questa squadra manchi a volte di quello strappo decisivo che può cambiare l'inerzia della gara

"L'anno scorso eravamo primi o secondi nei dribling, oggi 17. Bisogna modificare geneticamente anche i giocatori, ma non penso sia possibile. Sono giocatori forti che lo scorso anno lo hanno fatto la speranza è che ritrovino quell'equilibrio. Dal punto di vista tattico se non saltiamo l'uomo si va in profondità si può far poco"

Come è possibile che una squadra che ha questa tifoseria non riesce a stare tra le prime in classifica?

"La nostra tifoseria è stupenda. Sta sera mi sono sentito in dovere di andarli a ringraziare ma nel calcio moderno il rapporto tifoseria forza societaria non esiste più. Gli incassi rappresentano il 6% degli introiti della società. Il calcio ormai è andato in questa direzione, così come il mondo. Abbiamo un altro problema, sta sera hanno giocato due tra le più forti d'Italia su un campo amatoriale, neanche dilettanti. Se un giorno andrò via dalla Lazio sarà per questo. Siamo una squadra che inizia il 95% delle azioni da dietro, le altre massimo il 70%: questo è uno stadio bello per farci i concerti, brutto per vedere le gare, impossibili da giocarci".

La Lazio sembra essere tornata quella in grado di gestire al meglio le gare poi a un certo punto oggi questo è andato perso?

"Il rammarico è stato anche che avevamo programmato dei cambi che non possiamo fare. Siamo dovuti andare a mettere toppe qua e la senza possibilità di rinvigorire un pò. Ciro sopo il 70° non ne aveva più, quindi si voleva provare a ravvivare davanti ma era anche la sesta gara in 21 giorni: c'era stanchezza per andare a pressarli in area. Queste squadre che utilizzano tanto il portiere la linea difensiva la potevi portare anche a metà campo ma se si palleggia sul dischetto puoi fare poco". 

La situazione degli infortunati? Si è fatto anche un'idea dove vorrebbe finire 

"Non so neanche in che posizione siamo ora. Ti posso dire che se la Lazio gioca con questo spirito risalirà la classifica altrimenti no. Zaccagni non ha lesione e abbiamo la speranza di recuperarlo a fine sosta. Vecino è roba di oggi quindi è presto. Adam non riusciva a poggiare bene e aveva problemi di crampi al polpaccio della gamba dove ha subito l'infortunio a Bologna. Poi il resto era più un discorso di stanchezza che altro".

Dopo la seconda giornata ha detto che ci voleva tempo a recuperare punti: ora sono solo 4 i punti dal 4° posto

"Recuperare punti a chi sta tra le prime 5 è sempre duro. Sarà una storia lunga recuperare punti se avessimo fatto risultati normali ci saremmo ritrovati in una posizione perfetta dopo molti scontri diretti. La squadra deve preoccuparsi di giocare con questa intensità anche con le squadre meno blasonati perché in Serie A il livello delle squadre di medio-bassa classifica è alto. Dobbiamo rimanere con la testa di queste ultime gare".

Contro la Salernitana toccherà a Kamada? Secondo lei cosa manca per esprimere

"Kamada se ne parla spesso. A me piace m,a che faccio fatica a far giocare con Luis Alberto per tanti motivi però è un giocatore che nel momento in cui si inserirà a pieno nel calcio italiano e in questa squadra potrà dare tanto. Parliamo di un giocatore che l'ultima di Champions l'ha giocata da titolare e che abbiamo la speranza possa diventare importante. Il brutto è che Luis Alberto sarà squalificato e Kamada andrà in Nazionale". 

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