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Sarri nella testa del gruppo: così il Comandante ha reso matura la sua Lazio

redazionecittaceleste

Il capolavoro firmato fin qui da mister Sarri parte dal lavoro nella testa dell'intero gruppo. Così il Comandante ha reso matura la squadra

Un pugno stretto per una frazione di secondi: non è durata di più l'esultanza di Sarri al triplice fischio di Marcenaro arrivato a suggellare il successo biancoceleste a Monza. Certamente, in quella esultanza rapida e composta, c'era tutta la felicità per i tre punti conquistati ma ancor di più la soddisfazione di aver visto in campo una squadra matura. Una squadra che si comporta da grande dopo un successo prestigioso come quello del derby: praticamente una prima volta per la Lazio. E allora cresce la consapevolezza di un gruppo che, comunque, adesso non può permettersi di abbassare la guardia. Non vuole rivedere gli errori di superficialità mister Sarri che ha fatto del lavoro sulla testa dei suoi giocatori il vero punto di forza.

Il salto di mentalità è stato fatto nel mini-ritiro turco a dicembre. Sarri ha tolto ogni certezza e privilegio alla squadra: Luis Alberto è stato convinto a fare quel lavoro che lo hanno portato a essere, su stessa ammissione del tecnico, un giocatore totale. Poco importa ora se il Mago non gli manda messaggi d'affetto se sostituito: l'importante è vederlo continuare a giocare così. Non solo il lavoro su Luis Alberto: Sarri ha difeso un Milinkovic non brillante nell'ultimo periodo, ha dato nuova verve a Romagnoli, Vecino e Cataldi; fatto crescere Casale e trasformato Zaccagni in bomber. Il capolavoro fatto sui Felipe Anderson poi, è solo la punta dell'immenso iceberg di lavoro svolto.

La difesa poi è la ciliegina sulla torta. Lo scorso anno la Lazio ha chiuso con 58 gol subiti. Si infuriava con Acerbi che non sposava il suo credo, Luiz Felipe faceva fatica. Con Romagnoli e Casale il copione è cambiato in maniera assoluta. "Pressiamo e difendiamo in avanti non indietro", l'imperativo reiterato di Sarri al suo reparto. I movimenti in relazione alla palla scoperta o coperta: questo è il fulcro del lavoro del Comandante sulla difesa ogni qual volta c'è modo di lavoro di reparto a Formello. Ora la Juventus, prima di dieci finali mancanti verso la Champions League, con la consapevolezza di poter contare sulla miglior difesa dell'intero campionato.